Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1427

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[p. 153 modifica] Consideriamo [p. 154 modifica]il cristianesimo nel suo primo fervore, quando tutti anelavano alla verginità, quando tre quarti dell’anno si passavano in orazione, ne’ tempii, in vigilie, in macerazioni eccessive, ec. e domandiamo: se il cristianesimo non si fosse corrotto o illanguidito, quanto avrebbe fisicamente potuto durare? Ma quella era pur la sua perfezione e il suo puro e primitivo stato. Il mondo non può sussistere s’egli non ha se stesso per fine. Tutte le cose sono cosí disposte, che in quanto a se non mirino ad altro che a se stesse. L’uomo solamente dovrebbe mirare non solo a tutt’altri che a se in questo mondo, ma ad un tutt’altro mondo, e considerarsi come fuori di questo. Come dunque potrebbe durare la specie e la vita umana, contro gl’insegnamenti e l’essenza della natura e l’ordine generale e particolare di tutti gli altri esseri? (31 luglio 1821).


*    Alla p. 1424. Molte volte non basta che una nazione sia stata la prima inventrice di una disciplina, datole il nome, e una certa nomenclatura: bisogna vedere dov’ella ha ricevuto il suo principale