Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1426

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*   Il Cristianesimo è un misto di favorevole e di contrario alla civiltà, di civiltà e di barbarie; effetto dell’incivilimento, e nemico de’ suoi progressi 1o, come lo sono tutte quelle opinioni ec. ec. che fissano lo spirito umano e gl’impediscono di progredire conforme hanno sempre fatto i sistemi ec., ancorché derivati da somma dottrina e coltura ec.; 2o, com’è naturale ad un ritrovato, a un frutto della mezza anzi corrotta civiltà. Il Cristianesimo nella sua perfezione (e la natura, la proprietà, gli effetti delle cose vanno considerati nella perfezione di esse, e non in uno stato imperfetto, cioè quali non debbono essere) è incompatibile, non solo coi progressi della civiltà, ma colla sussistenza del mondo e della vita umana. Com’è possibile che duri quello che tien se stesso per un nulla ec. ec. e che anela al suo proprio discioglimento? L’uomo non doveva intendere dalla ragione che le cose non valessero a nulla, e fossero infelicissime. Egli era pur fatto per esse. Cosí dunque non doveva impararlo dalla religione. L’averlo imparato distruggerebbe la vita, se l’uomo seguisse fedelmente e precisamente i dettami e lo spirito della religione.