Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1392
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una persona ostinarsi immobilmente a negare una verità di fatto o affermare una falsità di fatto, senza mai lasciarsi entrar nella mente un solo sospetto di potersi essere ingannato nel vedere ec. ec. Insomma l’incredulità bene spesso, anzi il piú d’ordinario, non deriva se non da somma e stoltissima credulità. Per la credulità il piccolo spirito si persuade siffattamente della verità e certezza de’ suoi principii, del suo modo di vedere e giudicare, delle impossibilità ch’egli concepisce ec. che tutto quello che vi ripugna gli sembra assolutamente falso, qualunque prova v’abbia in contrario; perché la credulità che immobilmente lo attacca alle precedenti sue idee, lo stacca dalle nuove e lo fa incredulissimo. E cosí l’eccesso di credulità causa l’eccesso d’incredulità e impedisce i progressi dello spirito ec. Gli uomini piú persuasi d’una cosa sono i piú difficili a persuadersi, se non si tratta di persuasioni affatto consentanee alle sue prime ec. Vedi, se vuoi, la p. 1281, principio (26 luglio 1821).
* Piccolissimo è quello spirito che non è capace o è difficile al dubbio. Le ragioni le ho dette nel pensiero precedente e in quello al quale esso serve di giunta (27 luglio 1821).