Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1350

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[p. 106 modifica] loro, bisogna trovarne delle ragioni universali, cioè intere e necessarie, e che spieghino tutto l’effetto. Io penso che sieno queste.

1°, La differenza delle lingue e la maggiore o minor copia de’ termini, maggiore o minor precisione e universalità loro, e certezza di significato e stabilità. Vedi Sulzer negli Opuscoli interessanti di Milano, vol. IV, p. 65-70, 79-80. La maggiore o minor copia di parole esprimenti idee chiare ec. Vedi ib., p. 53-54. Una delle grandi ragioni per cui i greci negli studi astratti e profondi (sí filosofici che grammatici ec. ec. ec) come in ogni altro genere di cognizioni andarono avanti a tutti gli antichi, ai latini ec., io credo certo che sia la gran facilità che aveva la loro lingua ad esprimere, ed esprimere precisamente le nuove cose, le nuove e particolari idee di ciascuno. Facilità che si sperimenta anche oggi nell’attingere da quella lingua a preferenza di ogni altra i nomi delle nuove o piú precise e sottili cose ed idee e le intere nomenclature ec.

Per questa parte il tempo ha giovato certo alla scoperta delle nuove verità, perché le cognizioni influiscono sulla lingua, come questa su