Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1315

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[p. 82 modifica] ella è lingua e stile italianissimo, e pure è tutt’altra lingua e stile; e il lettore si maraviglia d’intender bene e perfettamente gustare una lingua che non ha mai sentita, ovvero di parlare una lingua che si esprime in quel modo a lui sconosciuto e però ben inteso. Tale è l’immensità e la varietà della lingua italiana, facoltà che pochi osservano e pochi sentono fra gli stessi italiani piú dotti nella loro lingua; facoltà che gli stranieri difficilmente potranno mai conoscere pienamente, e quindi confessare (13 luglio 1821). [p. 83 modifica]


*    Il successivo cambiamento delle disposizioni dell’animo di ciascun uomo secondo l’età è una fedele e costante immagine del cambiamento delle generazioni umane nel processo de’ secoli (e cosí viceversa). Eccetto che è sproporzionatamente rapido, massimamente oggidí, perché il giovane di venticinque anni non serba piú somiglianza alcuna col tempo antico, né veruna qualità, opinione, disposizione, inclinazione antica, come l’immaginazione, la virtú ec. ec. ec. (13 luglio 1821).


*    Alla p. 1256, fine. E tanto è vero che l’idea di questa tal bellezza non venga da tipo ec. ma da inclinazione naturale e da senso affatto indipendente dalla sfera del bello e del conveniente,