Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1304

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[p. 75 modifica] come mi è accaduto piú volte. E poste due cose, o contrarie o disparate, l’una desiderata e l’altra temuta e che abbiano lo stesso fondamento per esser credute, la nostra credenza si determina per questa e fugge da quella. Nell’esaminare i fondamenti di alcune proposizioni ch’io da principio temeva che fossero vere, e poi lo desiderava, io li trovava da principio fortissimi e quindi insufficientissimi (10 luglio 1821).


*    A quello che ho detto del linguaggio popolare pochi pensieri addietro, soggiungi. Il linguaggio popolare è ricca e gran sorgente di bellissime voci e modi, non veramente alla lingua scritta, ma propriamente allo scrittore. Vale a dire, bisogna che questo, nell’attingerci, nobiliti quelle voci e modi, le formi, le componga in maniera che non dissuonino né dissomiglino dalle altre che l’arte ha introdotto nello scrivere ed ha polite, e insomma non disconvengano alla natura dello scrivere artificioso ed elegante. Non già le deve trasferir di peso dalla bocca del popolo alla scrittura, se già non fossero interamente adattate per se medesime o se la scrittura non è di un genere triviale o scherzoso o molto familiare ec. Cosí che io