Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1206

Pagina 1206

../1205 ../1207 IncludiIntestazione 12 febbraio 2013 100% Saggi

1205 1207

[p. 484 modifica] Tu gravida e io no? Io credo che un padre storpio difficilmente possa vedere con compiacenza i suoi figli sani e non provare un certo stimolo a odiarli o una difficoltà ad amarli, che facilmente si convertirà in odio e riceverà poi scioccamente il nome di antipatia, quasi fosse una passione innata e senza causa morale. Del che si potrebbero portare infinite prove di fatto, come dell’odio delle madri brutte verso le figlie belle e delle persecuzioni che bene spesso fanno per tal cagione a giovani innocentissime, senza che né queste né esse medesime vedano bene il perché. Cosí de’ padri di poco ingegno o in qualunque modo sfortunati, verso i figli di molto ingegno o in qualunque modo avvantaggiati su di loro. Cosí (e questa è cosa generalissima) de’ vecchi verso i giovani (siano anche [p. 485 modifica]loro figliuoli, anzi massimamente in simili casi, e femmine o maschi ec. ec.), ogni volta che i vecchi non hanno deposto i desiderii giovanili ed ogni volta che i giovani, ancorché innocentissimi ed ottimi, non si conducano da vecchi. Cosí tra fratelli e sorelle ec. ec. Tanto naturalmente l’amor proprio inseparabile dai viventi, produce e quasi si trasforma nell’odio degli altri oggetti, anche di quelli che la natura ci ha maggiormente raccomandati (al nostro stesso amor proprio) e resi piú cari (22 giugno 1821).