Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1107

Pagina 1107

../1106 ../1108 IncludiIntestazione 31 gennaio 2013 100% Saggi

1106 1108


[p. 408 modifica] captare, che non importa continuazione di capere o prendere, perché l’azione del prendere non si può continuare, ma vale cercar di prendere, cioè, insomma, cercare, accattare e simili; azione continuata. Vedi il Forcellini. E da acceptus di accipere, acceptare, il cui significato continuativo si può vedere nel secondo e terzo esempio del Forcellini, che significano, non il semplice ricevere, ma il costume continuato di ricevere, e dico continuato e ben diverso dal frequente. Vedi p. 1148. Vedi exceptare in Virgilio, Georgiche, III, 274, e p. 2348.

Da saltus, antico participio di salire1, o dal supino [p. 409 modifica]supino saltum ch’é tutt’uno, viene saltare. E qui la forza, dirò cosí, continuativa di questa formazione di verbi è manifestissima. Perché salire propriamente vale saltum edere, e saltare vale ballare, ch’é una continuazione del salire, una serie di salti.

Cosí da cantus, antico participio di canere, abbiamo cantare, verbo che significava primitivamente un’azione ben piú continuata che il canere.

Da adventus, antico participio di advenire, procede adventare, che significa l’azione continuata di avvicinarsi o stare per arrivare, laddove advenire significa l’atto del giungere o del sopravvenire.

Note

  1. Intorno ai participi in tus de’ verbi neutri o attivi latini, come