Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1084
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di quell’episodio tanto controverso ec.); ma a lui ed a’ suoi tempi pareva nobile, naturale e necessaria. E notate in questo proposito la differenza fra Omero e Virgilio (24 maggio 1821).
* Alla p. 1078. Riferite a questo, per altro effimero e debole e falso, risorgimento della civiltà la mitigazione del dispotismo e la intolleranza del medesimo piú propagata; il perfezionamento di quello che si chiama sentimentale, perfezionamento che data dalla rivoluzione; il risorgimento di certe idee cavalleresche, che, come tali, si mettevano in pieno ridicolo nel settecento e in parte del seicento (come nei romanzi di Marivaux ec.); al qual proposito è noto che il Mariana attribuisce al Don Chisciotte (che è quanto dire al ridicolo sparso sulle forti e vivaci e dolci illusioni) l’indebolimento del valore (e quindi della vita nazionale e gli orribili progressi del dispotismo) fra gli spagnuoli (ho detto il Mariana, e cosí mi pare. Trovo però lo stesso pensiero nel P. d’Orléans, Rivoluzione Rivoluzione di Spagna, lib. IX. Ma il Mariana mi par citato a questo proposito dalla march. Lambert, Réflexions nouvelles sur les femmes). E cosí di tante altre opinioni e pregiudizi sociali, ma nobili, dolci e felici ec. che ora non si ardisce di porre in ridicolo, com’era moda in quei tempi; un certo maggiore rispetto alla religione de’ nostri avi ec. ec. Cose tutte che dimostrano un certo ravvicinamento del mondo alla natura ed alle opinioni e sentimenti naturali, ed alcuni passi fatti indietro, sebbene languidamente, e per miseri e non vitali, anzi mortiferi principii, cioè il progresso della ragione, della filosofia, de’ lumi (24 maggio 1821).
* Una delle prove evidenti e giornaliere che il bello non sia assoluto ma relativo, è l’essere da tutti riconosciuto che la bellezza non si può dimostrare