Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1028
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* La cosa piú durevolmente e veramente piacevole è la varietà delle cose, non per altro se non perché nessuna cosa è durevolmente e veramente piacevole (10 maggio 1821).
* Delle prime grammatiche italiane vedi Andrés, Storia della letteratura, ediz. di Venezia del Vitto, t. IX, p. 316, fine, cioè parte II, lib. 4, c. 2 (10 maggio 1821).
* Del sogno d’istituire una lingua universale vedi Andrés, loc. cit. qui sopra, pag. 320, e il Locke del Soave, t. II, p. 62-76, ediz. terza di Venezia 1794 (10 Maggio 1821).
* La Bibbia ed Omero sono i due gran fonti dello scrivere, dice l’Alfieri nella sua Vita1 Non per altro se non perch’essendo i piú antichi libri sono i piú vicini alla natura, sola fonte del bello, del grande, della vita, della varietà. Introdotta la ragione nel mondo tutto, a poco a poco e in proporzione de’ suoi progressi, divien brutto, piccolo, morto, monotono (11 maggio 1821).
* Se la universalità di una lingua dipendesse dalla diffusione di coloro a’ quali essa è naturale, nessuna lingua avrebbe oggi questa proprietà piú dell’inglese, giacché gli stabilimenti inglesi occupano piú gran parte del mondo e sono piú numerosi di quelli d’ogni altra nazione europea, e la nazione inglese è la piú viaggiatrice del mondo (11 maggio 1821).
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