Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1015

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[p. 340 modifica] Mediante le quali colonie ec. la lingua e letteratura greca si stabilí, com’è noto, in varie parti delle Gallie. Vedi il Cellario, dove parla di Marsiglia. E le Gallie ebbero scrittori greci, come Favorino Arelatense, S. Ireneo (sebben forse nato greco) ec. ec. Vedi anche il Fabricius, [p. 341 modifica]Fabricius, dove parla di Luciano, Bibliotheca Graeca, lib. IV, c. 16, § 1, t. III, p. 486, editio vetus.

Dalle quali osservazioni si potrebbe anche dedurre che le parole francesi derivate dal greco, e che non si trovano negli scrittori latini e che io in parecchi pensieri ho supposto che fossero nel volgare latino, come planer ec., fossero venute nella lingua francese immediatamente dalle antiche communicazioni avute colla lingua e letteratura greca. Questo però non mi par molto probabile, trattandosi che la lingua greca fu spenta nelle Gallie lunghissimo tempo innanzi la nascita della francese, che la latina vi prevalse interamente, e che della celtica, ch’era pur la nazionale, appena si trova vestigio nella francese (vedi p. 1012, capoverso 1). Quanto meno dunque si dovrebbero trovar della greca? Laddove se ne trovano tanti, che han fatto un dizionario apposta delle parole francesi derivate dal greco. Inoltre questo argomento non può valer di piú di quello che vaglia