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(3995-3996) | pensieri | 367 |
* Alla p. 3991, margine-fine. Si osservano dagl’interpreti anche in Anacreonte le espressioni o indicazioni ec. di usanze ec. che dimostrano l’alto grado in cui si trovava al suo tempo il lusso, l’opulenza, la mollezza, le arti belle ec. appo gl’ionii (21 decembre 1823). (3996)
* Diminutivi positivati. Menton, mentonnière da mentum. Puoi ved. p. 3993, capoverso 4 (21 decembre 1823).
* Al detto altrove di vermiglio ec. aggiungi il francese vermillon in quanto significa rosso (propriamente e originariamente rossetto). Vedi ancora vermiller che forse è da vermis, vermiculus (21 decembre 1823).
* Al detto altrove in piú luoghi di falsus aggiungi. Falso per menzognero, finto, ingannatore, insomma per qui fallit, laddove falsus suonerebbe passivamente qui fallitur, detto di persona, è del latino, dell’italiano, dello spagnuolo (D. Quijote). Vedi i francesi. E anche generalmente nel suo significato aggettivo ordinario, cioè detto di cosa ec. sí falsus, sí falso ec. ha senso attivo e viene a dire ingannante, laddove parrebbe, a causa della sua forma grammaticale passiva, ch’ei non potesse valer altro che ingannato (22 decembre 1823).
* Circa potus a um aggiungi: Si dice anche potus sum, in forma deponente, come gavisus sum da gaudeo. Vedi Forcellini in poto ec.: vedilo anche in prandeo, fine, e in pransus, e simili (22 decembre 1823).
* Circa appariculus, apparecchio ec., di cui altrove, si osservi che non v’é alcuna necessità di crederlo diminutivo originariamente, malgrado la sua desinenza in ulus, come pure altrove ec. (22 decembre 1823).