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(3036-3037) | pensieri | 147 |
n, onde pisitus che non sussiste, ma si prova, come vedete. Ed eccoci di nuovo a visitus. Secondo, la solita detrazione dell’i (come in postus per positus), onde pistus ch’é il solo participio conservato nelle lingue moderne (pesto italiano, pisto italiano volgare e spagnuolo), da cui pistare. Ed eccovi appunto il vistus conservato nelle lingue moderne in luogo e di visitus e di visus1, onde avvistare ec. (vedi la p. 2844, 3005). Ma siccome da pinsitus si fece pinsus, detratte le lettere it, cosí appunto da pisitus pisus, non altrimenti che pistus. E ciò né piú né meno che da visitus visus, non altrimenti che vistus. E siccome da visus, anomala contrazione di visitus, si fece l’anomalo viso is in cambio di viso as (qui si può vedere la p. 3005, circa il verbo viser, avvisare ec.), cosí è curioso a notare che anche da pisus anomala contrazione di pinsitus o pisitus si trovi o si creda fatto, oltre (3037) a piso as, e fors’anche in luogo di questo, l’anomalo continuativo piso is.
E qui possiamo considerare quanti participii in us abbia uno stesso verbo, cioè pinso, o piuttosto quanti ne sieno nati da un solo, cioè pinsitus, parte esistenti, parte dimostrati per ragione, e alcuno di questi dalla nostra teoria de’ continuativi. È bene il considerarlo, perché ciò serva d’esempio, e quindi si faccia ragione quanto giustamente io dica che moltissimi verbi della prima, che sembrano tutt’altro, sono veri continuativi di verbi o noti o ignoti (e vedi a questo proposito p. 2928-30), e quanti che si credono puri aggettivi sono veri participii di verbi talora anche noti, ma non riconosciuti per loro padri (del che vedi la p. 3026).