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172 pensieri (2327-2328-2329)



*    Alla p. 1128, principio. Da chef (come da cabo, acabar in ispagnuolo, e noi pure diciamo condurre ec. a capo, venire a capo ec.) si fa in francese achever, mutata la f in v. Scambio (come altrove  (2328) ho detto, cioè p. 2070, fine) frequentissimo anche in francese, e frequentissimo per regola, come nel caso addotto, e non già per arbitrio, come schifare che si può dire ugualmente schivare (4 gennaio 1822). Da clavis clef, da cervus cerf, da nervus nerf ec. ec. ec. Cioè tolta la desinenza al solito, in vece di pronunziare nerv, pronunziarono nerf ec.


*    Alla p. 1155, poco sopra il fine. È anche maniera continuativa fra noi star facendo, dicendo, ec.: vedi la Crusca. Anzi il verbo stare, e per sua natura in tutte le lingue (giacché egli è propriamente ed essenzialmente un continuativo di essere), e per proprietà della nostra, è il piú adattato o piuttosto è precisamente quello ch’esprime la continuità o durata di qualsivoglia azione (sebbene non molto elegantemente). Per esempio, s’io vorrò esprimere la forza di un continuativo latino, non avrò che da usare in italiano il verbo stare col gerundio esprimente quell’azione, e per lectare dirò star leggendo, massime se l’azione non è affatto di moto o materiale o ideale o metaforico ec. Ma volgarmente diciamo tutto giorno anche star passeggiando o camminando o viaggiando e simili, e propriamente e perpetuamente adoperiamo in questa forma il verbo stare in luogo di universale continuativo (4 gennaio 1822). Vedi p. 2374.  (2329)


*   Alla p. 1136, fine. Fra le molte prove che si potrebbero addurre di ciò, cavate dalla veramente profonda e non superficiale investigazione della piú remota antichità, v’é anche questa. Noi diciamo che lo spirito denso dei greci fu bene spesso trasformato dai latini in una s. Ma il fatto sta che gli antichis-