Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/77


[indici parziali] 51
118. Tutto si è perfezionato da Omero in qua, fuori che la poesia. 58.

119. Sale attico o antico e sale francese e moderno. 58.
120. Sul detto del Sanazzaro . E tanto è miser l’uom quant’ei si reputa. 58-59.
121.Effetti dell’amore. Questa più d’ogni altra passione astrae l’animo da qualsivoglia altro oggetto. 59.
122. Stomaco che si prova delle sciocchezze o bassezze altrui, essendo in istato di vero amore, 59.
123. L’amore accresce il sentimento della vita, è il principio vivificante della natura, al contrario dell’odio. 59.
124. Dante e Petrarca molto meno ridondanti e di rima molto più spontanei di tutti i cinquecentisti. 59-60.
125. Due similitudini non ordinarie ne’ poeti. 60.
126. Dolci illusioni che nascono dalla cognizione e dalle solennità degli anniversari. 60.
127. Eloquenza di chi parla di se medesimo. Dell’Apologia di Lorenzino de’ Medici. 60-61.
128. Gli ardiri in poesia ed in eloquenza consistono sovente nel vago dell’espressione o dell’immagine. 61.
129. Uso de’ latini di pigliar voci e frasi dal greco, e degl’italiani di pigliarne dal francese. 62.

130. Della semplicità dello scrivere di Senofonte. 62.
131.Nella battaglia dell’Isso Dario pose i mercenari alla fronte, Alessandro alla coda. Ambo erano greci. Considerazioni sopra questo accidente.
62-63.
132. Del ridicolo che consiste in cose e di quello che in parole. 63.
133. Vera e forse unica sperabile utilità della commedia dovrebb’essere d’ istruire i giovani gl’inesperti e gl’irriflessivi sopra la natura della vita sociale e degli uomini. 63.
134. Dolcezza dell’immaginarsi tutto animato come fingevano gli antichi. 63-64.
135. Similitudine poetica. 63.
136. Di un effetto che produsse in me la lettura de’ romanzi. 64.
137. Modo in cui da’greci e da’ romani era chiamato l’uomo da bene, considerato come significativo delle opinioni, stato e carattere di quelle nazioni. 64-65.
138. Il dolore de’ mali o della perdita dei beni è alleggerito dal pensiero della necessità. Esempio d’un fanciullo. 65.
139. Odio della vita congiunto in un medesimo tempo col timore di perderla e colla cura di