Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
xvi | i. u. tarchetti. |
racconti fantastici: I Fatali, Le leggende del castello nero, La lettera U, Un osso di morto, Uno spirito in un lampone, e quei tre altri ch’egli raccolse ed intitolò: Amore nell’arte, cioè Lorenzo Alviati, Riccardo Waitzen e Bouvard.
Quelle pagine affrettate, scritte la notte per pubblicarle poi a la mattina, quei racconti sollecitamente pensati e più sollecitamente dettati, mentre rivelano quale inesauribile sorgente di bellezze fosse il cuore del Tarchetti, sono un argomento dippiù per persuaderci che si deve andar molto cauti nel giudicare, di qualunque specie esse sieno, le opere d’arte, e che non si debbono queste così facilmente sottoporre a certe leggi inappellabili, le quali poi non hanno riscontro alcuno con le realità della vita. Se Tarchetti avesse avuto il tempo di pensare un poco dippiù a quello che scriveva, se il bisogno di vivere non lo avesse così biecamente incalzato, se nello stesso tempo avesse potuto con-