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CANTO SECONDO 255

     Mentre all’ombra d’un’elce e all’ozio in seno1
     Che il suo signor gli ha fatto anzi il suo dio,
     Un poeta2 non vil l’aspre vicende
     Di Feronia cantava e per sentiero
     185Non calcato traea l’itale Muse.
All’ultimo con raro magistero
     L’indomito Vulcan v’avea scolpita
     Una dolente giovinetta madre3,
     Che, con ambe le mani al crin facendo
     190Dispetto ed onta, su la fredda spoglia
     Di tre figli piangea tolti alla poppa.
     Taciturna e dimessa il padre Tebro
     Volgea qui l’onda: su la mesta riva
     Ploravano le ninfe, e al Vaticano
     195Una nube di duol copría la fronte.
     Lagrime tante alfin, tanti sospiri
     Faceano forza al ciel4, finché la santa
     Madre d’Amor a consolar la donna
     Dal terzo cerchio5 le piovea nel grembo
     200De’ fecondi suoi raggi il quarto frutto6.
     Siccome vaga tremula farfalla
     Scendea quell’alma e nel materno seno
     L’avventurosa si venía vestendo
     Di sí lucido vel, ch’altro non fece7
     205Mai piú bell’ombra a piú leggiadro spirto.
     Al felice natal presenti avea
     Sculte il fabbro le Grazie, inclite dive,
     Senza il cui nume nulla cosa è bella8.
     V’era Lucina9, a cui fur date in cura
     210Della vita le porte; eravi Giuno
     Dei talami custode; e di Latona
     L’alma figlia pur v’era, a cui dolenti
     S’odon nel parto sospirar le spose;
     E in disparte frattanto un aureo stame
     215Al fatal fuso ravvolgean le Parche10.
     Delle rugose antiche dee son tutte


    a p. 9.

  1. 181. all’ozio in seno: in istato di quiete e di tranquillità. Cfr. la nota al v. 43, p. 42.
  2. 183. Un poeta: il Monti stesso.
  3. 188. Una dolente ecc.: la sposa del Braschi. Cfr. la nota d’introd. a p. 9.
  4. 197. Faceano forza al ciel: Petrarca P. I, canz. XI, 38: «E faccia forza al cielo, Asciugandosi gli occhi col bel velo».
  5. 199. Dal terso cerchio: Cfr. Dante Par. viii, 1 e segg.
  6. 200. il quarto frutto: «Questi.... versi attestano indubbiamente che il M. attendeva al poema della Feron. mentre donna Costanza era incinta del quarto figliuolo, ciò ch’avveniva per l’appunto nella seconda metà del 1784». Vicchi VI, 250.
  7. 204. vel: corpo. Cfr. la nota al v. 64, p. 128. — ch’altro non fece ecc. . Petrarca P. II, canz. i, 38: «quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi».
  8. 208. Senza ecc.: cfr. il v. 8 del Serm. sulla Mit.
  9. 209. Lucina: cfr. Ovidio Fast. III, 223 e la nota al v. 1, p. 186.
  10. 215. Parche: cfr. la nota