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rio a Giovanni cappadoce non è iniquo abbastanza secondo i desiderii di Giustiniano e di Teodora. Scelta e ministero di Pietro Barsame. Carattere di costui. Le sue operazioni suscitano tumulti. Giustiniano vuole cacciarlo, ma Teodora lo protegge, e perchè. Toltagli infine la carica di prefetto del pretorio, Teodora lo fa nominare prefetto dell'erario in luogo di Giovanni palestino. Virtù di questo: infami operazioni di Barsame 

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Cap. 

XXIV. Stato de’ possidenti di terre. Esenzioni di tributi praticate dagli antecedenti imperadori. Nessuna ne accorda Giustiniano salvo che per un anno solo alle città prese dai nemici. Suoi decreti di annona, d’imposta, di descrizione. Angherie usate per gli alloggiamenti de’ soldati in tempo di pace. Simile angheria sofferta dagli abitanti di Costantinopoli in occasione di una moltitudine di barbari recatisi in quella capitale 

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XXV. Come fossero trattati i soldati e gli uffiziali dell’esercito. Creazione de' logoteti militari, e degl'ispettori: iniquità degli uni e degli altri, e conseguenze derivatene. I presidii ai confini derubati delle paghe, e cacciati. Corruzione nelle guardie della Corte. Doppia perfidia rapace verso i varii corpi delle medesime. Tutti i soldati defraudati del donativo quinquennale. Le ingiustizie fatte in ordine alle promozioni e agli stipendii de’ militari sono da Giustiniano estese agli officiali civili 

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XXVI. Angherie del commercio. Dazii agli Stretti.  

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