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soldato alloggiava, e dovea essere sontuosamente trattato; ed essi intanto ritirarsi in vilissime catapecchie.

Queste cose ebbero a soffrire gli uomini regnando Giustiniano e Teodora, quando nè v’erano guerre, nè particolari estremi infortuni.

Ma come il discorso è caduto sugli alloggiamenti, non è da tacere che in Costantinopoli si diede qualche volta il caso di avere settanta mila Barbari, che i cittadini furono obbligati a ricevere nelle loro case, non ridotti con ciò solamente al disagio di trovarsi senza i comodi domestici, ma da altre difficoltà ancora travagliati.

CAPO XXV.

Come fossero trattati i soldati e gli uffiziali dell’esercito. Creazione de’ Logoteti militari, e degl’Ispettori: iniquità degli uni e degli altri, e conseguenze derivatene. I presidii ai confini derubati delle paghe, e cacciati. Corruzione nelle guardie della Corte. Doppia perfidia rapace verso i varii corpi delle medesime. Tutti i soldati defraudati del donativo quinquennale. Le ingiustizie fatte in ordine alle promozioni e agli stipendii de’ militari sono da Giustiniano estese agli officiali civili.

Nè debbesi tacere quanto Giustiniano fece co’ soldati. Assegnò ad essi de’ ragionieri, che chiamò Logoteti, incaricati di raccogliere da ogni classe d’uomini negli accampamenti una gran somma di denaro, la duodecima parte del quale sicuramente era destinata a costo-