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Anche in questa occorrenza, praticamente, discutendo caso per caso nei diversi contesti, ci si è tenuti a una abbondante ma discreta conservazione.

16. - La grafia mariniana e l’uso dell’h

La grafia mariniana si allinea ai più noti modi cinquecenteschi, come la doppia consonante dove il latino ha, prima del suffisso -tio, una labiale o una velare (attione) o la z semplice invece dell’attuale doppia quando è sonora (mezo). I criteri di trascrizione potrebbero dunque contenersi alla normalizzazione delle h (huomo, anhelante), alla distinzione di u e v (haueua), alla distinzione delle serie nazione/azzione (dove l’originale ha natione/attione) e rozo/sozzo (ancora utile, almeno in un caso, a rivelare a colpo d’occhio la pertinenza di certi «razzi» [ XII 181, 3], da leggersi con z sorda, non ai fuochi d’artificio ma agli arazzi). In ultimo la risoluzione di et e della sigla & in e/ed secondo i casi.

All’atto pratico, tuttavia, il raffronto della trascrizione normalizzata coi fogli originari finisce con l’affacciare più d’un dubbio. Nel caso dei nomi propri, ad esempio, certe h iniziali, certi digrammi etimologizzanti esercitano, a ben guardare, non una neutrale funzione grafica ma un diffuso fascino letterario, esornativo ed esotico. Più che ricorrere alla notissima apologia di cui l’H andò debitrice a Ludovico Ariosto si potrà invocare certo recentissimo Manganelli: «La nostra preferenza, che rasenta l’amore, va alla lettera “h”, solitario, ectoplastico, inafferrabile effato, fonico nulla, che, da minuscola simulerà il destriero destinato a portarci fin sulle soglie dell’H maiuscola, taciturna e definitivamente accogliente».

Che non si tratti solo d’un privato miraggio pare testimonino certe oscillazioni mariniane, come, subito al primo canto, quella Harmonia sorella d’Amore' che serba l’H etimologica (Ἁρμονία), di fronte a una più umile armonia, nome comune, che a distanza d’una ottava la perde (I 35-36). Tifi nocchiero d’Argo, ora è Tifi ora Thifi, e qui l’h non trova giustificazione nemmeno etimologica (Tiphys): ma che a Thifi Marino ci tenesse risulta almeno dall’errata-corrige, dove un Trifi del proto (XII 274, 5) è appunto corretto Thifi, non Tifi (come, già che ci s’era, si sarebbe potuto). Thosco, aggettivo, è grafia tradizionalmente alternativa a Tosco, e Marino la preferisce almeno in due casi (XI 119 e