Pagina:Lucrezio e Fedro I.djvu/27


XXIII
altri amaro; anzi la stessa cosa ad alcuni cibo, e ad altri veleno.
Perchè a’ febbricitanti si renda acerbo ciò, che innanzi era grato.
217
Dell’Odorato, e dell’Odore; e perchè alcun odore agisca più con alcuni animali.
218
Nelle cose visibili, e ne’ colori accadere il medesimo di modo che alcune cose sian disgustose alla vista, ed altre gioconde.
220
L’Animo moversi da sottilissimi e velocissimi simolacri.
222
Perchè immediatamente pensiamo tuttociò, che vogliamo.
ivi.
Non esserne state date le membra per l’uso; ma l’uso trovatone dopo le membra.
226
Le cagioni della fame, e della sete.
227
Perchè possiamo moversi ogni qual volta vogliamo.
228
In che modo, e d’onde sia causato il sonno: e de’ sogni.
231
In che modo nasca il desiderio del coito. Dell’Amore e come possa evitarsi.
237