Pagina:Le poesie religiose.djvu/208


— IV —

l’inestinguibile energia delle cose che le sospinge di moto in moto, e crea nel cervello forme sempre più alte e più vere. Ei si rinnova e si redime nella scienza e per la scienza; non la strozza a piè d’una croce ascetica, ma la dislarga nell’infinito vivente. È l’ideale moderno, simbolo di energie divine che si promuovono dal pensiero stesso; è l’immer strebend di Faust che si conquista la salute, sfuggendo di mano a Mefistofele che lo inceppava nelle visioni sataniche dell’egoismo. È la Renovatio come la canta il Rapisardi, in cui le virtù del pensiero conscio di sè risorgono dal pessimismo stesso che sembra distruggerle.

La vela ai venti, il remo al pugno, il vigile
     Sguardo alla paurosa alba del ver....
     Salve, o madre, dirò, fin che indomabile
     Eroe dell’ideal naufraghi in te.

La redenzione nel vero e la rassegnazione alle leggi della natura, è pure mirabilmente espressa nel Nomos.

.... Sta sopra a ferreo
     Trono la legge eterna
     Che terra e ciel governa.

I Canti Ai volontarii della Carità, Alla Virtù, Ex umbra in solem, Charitas, manifestano in diverso modo lo stesso concetto d’un ideale vivente e pieno, in cui e per cui si maturano le energie del pensiero e della coscienza. Se il pessimismo qualche volta lo sopraffà, piantandosi come una sfinge in mezzo alle ombre, è un getsemani breve dell’anima offesa dal dubbio; ella si rialza ben presto, e ritrova la pace nella fede profonda della vita. Nella Nox e nella Ballata, il pessimismo e l’idealità si alternano