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indice alfabetico 423

Titolo dell’argento e della moneta veneziana (grosso) peggio 40 carati sino al 1379, pag. 84 — dal 1379 sino al 1421, peggio 55, pag. 223 — dal 6 febbraio 1420-21, sono tollerate le pezze sino a carati 60 di peggio, titolo che rimane normale nella zecca veneziana, pag. 248 — Titolo dell’oro, che dovrebbe essere senza lega e ne contiene solo una minima frazione per le imperfezioni dei sistemi di affinamento, pag. 124.

Tornese, ossia denaro di Tours, ebbe favore in Oriente, pag. 177 — fu coniato nel principato di Acaja, dalla metà del secolo XIII in poi, pag. 177.

Tornesello coniato a Venezia per sostituire i tornesi, dopo la metà del secolo XIV, pag. 179 — Abbondante coniazione di torneselli ai tempi di Antonio Venier, pag. 227.

Tosate — Monete tosate, stronzate o danneggiate col ferro o col fuoco, devono tagliarsi per mezzo, pag. 151, 225.— gli ufficiali sopra i grossi tosati (grossis tonsis) devono invigilare presso i cambisti e loro servi, pag. 150.

Trattati di Venezia cogli imperatori d’Occidente pag. 25 — Trattati con Lotario I, pag. 25 — il più antico impugnato da S. Quintino, pag. 25 — difeso da Romanin pag. 26 — da me attribuito a Lotario II, pag. 26 e 28 — Trattato con Berengario II, pag. 27 — Trattato con Rodolfo di Provenza, nel quale si riconosce a Venezia il diritto di zecca, pag. 31 — Documento I, pag. 303 — Trattato con Ugo di Provenza, nel quale si riconosce a Venezia il diritto di zecca, pag. 31 e 33 — Documento II, pag. 305.

Trattato di Aqnisgrana, fra l’Impero d’Oriente e quello d’Occidente, pag. 17.

U


Urosio, re di Rascia, falsificatore del grosso di Venezia, pag. 90.

V


Valore della moneta veneziana considerata metà della imperiale, pag. 32 e 72 — uguale alla veronese, pag. 69 — Appendice I, pag. 379.

Valore attuale delle monete antiche di Venezia, Appendice III, pag. 401.

Veglia — Isola che i Frangipani tenevano in feudo da Venezia, pag. 161 — Soldini coniati a Veglia, ad imitazione di quelli veneziani, pag. 161.

Venier Antonio, LXII doge, pag. 222 — Provvedimenti per l’amministrazione della zecca, pag. 222 — per il diligente affinamento dei metalli,