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a Tiatiri, a Sardi, APOCALISSE, 3. a Filadelfia, a Laodicea.

il quale ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i cui piedi sono simili a calcolibano:

19  Io conosco le tue opere1, e la tua carità, e la tua fede, e il tuo ministerio, e la tua sofferenza; e che le tue opere ultime sopravanzano le primiere.

20  Ma ho contro a te alcune poche cose, cioè: che tu lasci che la donna Jezabel2, la quale si dice esser profetessa, insegni, e seduca i miei servitori, per fornicare3, e mangiar de’ sacrificii degl’idoli.

21  Ed io le ho dato tempo da ravvedersi della sua fornicazione4; ma ella non si è ravveduta.

22  Ecco, io la fo cadere in letto; e quelli che adulterano con lei, in gran tribolazione, se non si ravveggono delle opere loro;

23  E farò morir di morte i figliuoli di essa; e tutte le chiese conosceranno che io son quello che investigo le reni, ed i cuori5, e renderò a ciascun di voi secondo le vostre opere6.

24  Ma a voi altri che siete in Tiatiri, che non avete questa dottrina, e non avete conosciute le profondità di Satana, come coloro parlano, io dico: Io non metterò sopra voi altro carico.

25  Tuttavolta, ciò che voi avete, ritenetelo finchè io venga.

26  E a chi vince, e guarda fino al fine le opere mie7, io darò podestà sopra le nazioni8;

27  Ed egli le reggerà con una verga di ferro9, e saranno tritate come i vasi di terra; siccome io ancora ho ricevuto dal Padre mio;

28  E gli darò la stella mattutina10.

29  Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

Quinta lettera: alia chiesa di Sardi.

3
  E ALL’angelo della chiesa di Sardi

scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio, e le sette stelle: Io conosco le tue opere11; che tu hai nome di vivere, e pur sei morto12.

2  Sii vigilante, e rafferma il rimanente che sta per morire; conciossiachè io non abbia trovate le opere tue compiute nel cospetto dell’Iddio mio.

3  Ricordati adunque quanto hai ricevuto ed udito; e serbalo, e ravvediti. Che se tu non vegli, io verrò sopra te, a guisa di ladro, e tu non saprai a qual ora io verrò sopra te13;

4  Ma pur hai alcune poche persone in Sardi, che non hanno contaminate le lor vesti; e quelli cammineranno meco in vesti bianche14, perciocchè ne son degni.

5  Chi vince sarà vestito di veste bianca15, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita16; anzi confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio, e nel cospetto de’ suoi angeli17.

6  Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

Sesta lettera: alla chiesa di Filadelfia.

7  E all’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il santo, il verace, colui che ha la chiave di Davide; il quale apre, e niuno chiude18; il qual chiude, e niuno apre:

8  Io conosco le tue opere19.; ecco, io ti ho posto la porta aperta davanti20, la qual niuno può chiudere; perciocchè tu hai un poco di forza, ed hai guardata la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome.

9  Ecco, io riduco quei della sinagoga di Satana, che si dicono esser Giudei, e nol sono21, anzi mentono, in tale stato, che farò che verranno, e s’inchineranno davanti a’ tuoi piedi, e conosceranno che io t’ho amato.

10  Perciocchè tu hai guardata la parola della mia pazienza, io altresì ti guarderò dall'ora della tentazione22. che verrà sopra tutto il mondo, per far prova di coloro che abitano sopra la terra.

11  Ecco, io vengo in breve23; ritieni ciò che tu hai24., acciocchè niuno ti tolga la tua corona.

12  Chi vince io lo farò una colonna nel tempio dell’Iddio mio, ed egli non uscirà mai più fuori; e scriverò sopra lui il nome dell’Iddio mio25, e il nome della città dell’Iddio mio, della nuova Gerusalemme26, la quale scende dal cielo, d’appresso all’Iddio mio; e il mio nuovo nome.

13  Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

Settima lettera: alla chiesa di Laodicea.

14  E all’angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l’Amen, il fedel testimonio, e verace27.; il principio della creatura di Dio28:

15  Io conosco le tue opere29; che tu non sei nè freddo, nè fervente; oh fossi tu pur freddo, o fervente!

16  Così, perciocchè tu sei tepido, e non sei nè freddo, nè fervente, io ti vomiterò fuor della mia bocca;

17  Perciocchè tu dici: Io son ricco, e sono arricchito, e non ho bisogno di nulla; e non sai che tu sei quel cala-



  1. ver. 2.
  2. 1 Re. 16. 31; 1 Re. 21. 15.
  3. Fat. 15. 20, 29.
  4. Rom. 2. 4.
  5. Sal. 7. 9; Giov. 2. 24, 25.
  6. Mat. 16. 27; 2 Cor. 5. 10.
  7. Giov. 6. 29; 1 Giov. 3. 23.
  8. Mat. 19. 28.
  9. Sal. 2. 8, 9.
  10. 2 Piet. 1. 19.
  11. Apoc. 2. 2.
  12. 1 Tim. 5. 6.
  13. Mat. 24. 42, ecc.; 1 Tess. 5. 2, ecc.
  14. Apoc. 7. 9.
  15. Apoc. 19. 8.
  16. Es. 32. 32; Apoc. 13. 8.
  17. Mat. 10. 32.
  18. Is. 22. 22; Mat. 16. 19.
  19. Apoc. 2. 2.
  20. 1 Cor. 16. 9.
  21. Apoc. 2. 9, e rif.
  22. 2 Piet. 2. 9.
  23. Apoc. 1. 3, e rif.
  24. Apoc. 2. 25.
  25. Apoc. 2. 17.
  26. Gal. 4. 26; Eb. 12. 22; Apoc. 21. 2.
  27. Apoc. 1. 5.
  28. Col. 1. 15.
  29. Apoc. 2. 2.

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