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Idolatria di Achab re d' Israele. 1 RE, 17. Elia della vedove di Sarepta,


23  L’anno trentuno d’Asa, re di Giuda, Omri cominciò a regnare sopra Israele, e regnò dodici anni; in Tirsa regnò sei anni.

24  E comperò il monte di Samaria da Semer, per due talenti di argento, ed edificò una città in quel monte; e chiamò quella città, ch’egli edificò: Samaria, del nome di Semer, ch’era stato signore di quel monte.

25  Ed Omri fece ciò che dispiace al Signore, e fece peggio che tutti quelli ch’erano stati davanti a lui;

26  e camminò in tutte le vie di Geroboamo, figliuolo di Nebat, e nel peccato di esso, col quale egli avea fatto peccare Israele, dispettando il Signore Iddio d’Israele co’ loro idoli.

27  Ora, quant’è al rimanente de’ fatti d’Omri, e le prodezze ch’egli fece; queste cose non sono esse scritte nel Libro delle Croniche dei re d’Israele?

28  Ed Omri giacque co’ suoi padri, e fu seppellito in Samaria; ed Achab, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

Idolatria di Achab, re d' Israele.


29  ED Achab, figliuolo d’Omri, cominciò a regnare sopra Israele l’anno trentesimottavo d’Asa, re di Giuda; e regnò in Samaria sopra Israele ventidue anni.

30  Ed Achab, figliuolo d’Omri, fece ciò che dispiace al Signore, più che tutti quelli ch’erano stati davanti a lui.

31  Ed avvenne che, come se fosse stata leggier cosa di camminare ne’ peccati di Geroboamo, figliuolo di Nebat, egli prese per moglie Izebel, figliuola d’Et-baal, re de’ Sidonii1; e andò, e servì a Baal, e l’adorò;

32  e rizzò un altare a Baal, nella casa di Baal, la quale egli avea edificata in Samaria.

33  Achab fece ancora un bosco. Ed Achab fece vie peggio che tutti i re d’Israele, ch’erano stati davanti a lui, per dispettare il Signore Iddio d’Israele2.

34  Nel suo tempo, Hiel, da Betel, riedificò Gerico, e la fondò sopra Abiram, suo primogenito; e posò le porte di essa sopra Segub, suo figliuol minore; secondo la parola del Signore, la quale egli avea pronunziata per Giosuè, figliuolo di Nun3.


Il profeta Elia al torrente Cheril, e dalla vedova di Sarepta.

17
  ALLORA Elia Tisbita, ch’era di quelli della nuova popolazione di Galaad, disse ad Achab: Come il Signore Iddio d’Israele, al quale io ministro, vive, non vi sarà nè rugiada, nè pioggia, questi anni, se non alla mia parola4.

2  Poi la parola del Signore gli fu indirizzata, dicendo:

3  Partiti di qui, e volgiti verso l’Oriente, e nasconditi presso al torrente Cherit, ch’è dirincontro al Giordano.

4  E tu berrai del torrente, ed io ho comandato a’ corvi che ti nudriscano quivi.

5  Egli adunque se ne andò, e fece secondo la parola del Signore, e andò, e dimorò presso al torrente Cherit, ch’è dirincontro al Giordano.

6  E i corvi gli portavano del pane e della carne, mattina e sera; ed egli bevea del torrente.

7  Ora, in capo all’anno, il torrente si seccò; perciocchè non v’era stata alcuna pioggia nel paese.

8  Allora la parola del Signore gli fu indirizzata, dicendo:

9  Levati, vattene in Sarepta5, città de’ Sidonii, e dimora quivi; ecco, io ho comandato quivi ad una donna vedova che ti nudrisca.

10  Egli adunque si levò, e andò in Sarepta; e, come giunse alla porta della città, ecco, quivi era una donna vedova, che raccoglieva delle legne; ed egli la chiamò, e le disse: Deh! recami un poco d’acqua in un vaso, acciocchè io beva.

11  E come ella andava per recargliela, egli la richiamò, e le disse: Deh! recami ancora una fetta di pane.

12  Ma ella disse: Come il Signore Iddio tuo vive, io non ho pure una focaccia; io non ho altro che una menata di farina in un vaso, ed un poco di olio in un orciuolo; ed ecco, io raccolgo due stecchi, poi me ne andrò, e l’apparecchierò, per me e per lo mio figliuolo, e la mangeremo, e poi morremo.

13  Ed Elia le disse: Non temere; va’, fa’ come tu hai detto; ma pur fammene prima una piccola focaccia, e recamela qua fuori; poi ne farai del pane per te e per lo tuo figliuolo.

14  Perciocchè il Signore Iddio d’Israele ha detto così: Il vaso della farina, nè l’orciuol dell’olio non mancherà, fino al giorno che il Signore manderà della pioggia sopra la terra.

15  Ella dunque andò, e fece come Elia le avea detto; ed ella, ed egli, e la casa di essa, ne mangiarono un anno intiero.

16  Il vaso della farina, nè l’orciuol dell’olio non mancarono, secondo la parola del Signore, ch’egli avea detta per Elia.

17  Or avvenne, dopo queste cose, che il figliuolo di quella donna, padrona della casa, infermò; e la sua infermità fu molto grave, talchè egli spirò.

18  Allora ella disse ad Elia: Che ho io a far teco, uomo di Dio? sei tu venuto a me, per far che la mia iniquità sia ricordata, e per far morire il mio figliuolo?

19  Ma egli le disse: Dammi il tuo figliuolo. Ed egli lo prese dal seno di quella


  1. Deut. 7. 3
  2. 1 Re. 21. 23, 26
  3. Gios. 6. 26
  4. Giac. 5. 17
  5. Luca. 4. 25, ecc.

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