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Lettere ad Efeso, APOCALISSE, 2. a Smirna, a Pergamo,

uno, simigliante ad un figliuol d’uomo1, vestito d’una vesta lunga fino a’ piedi, e cinto d’una cintura d’oro alle mammelle.

14  E il suo capo, e i suoi capelli eran candidi come lana bianca, a guisa di neve; e i suoi occhi somigliavano una fiamma di fuoco.

15  E i suoi piedi eran simili a del calcolibano, a guisa che fossero stati infocati in una fornace; e la sua voce era come il suono di molte acque.

16  Ed egli avea nella sua man destra sette stelle; e della sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta2; e il suo sguardo era come il sole3, quando egli risplende nella sua forza.

17  E quando io l’ebbi veduto, caddi a’ suoi piedi come morto. Ed egli mise la sua man destra sopra me, dicendomi: Non temere; io sono il primo, e l’ultimo4;

18  E quel die vive5; e sono stato morto, ma ecco, son vivente ne’ secoli de’ secoli, Amen; ed ho le chiavi della morte, e dell’inferno6.

19  Scrivi adunque le cose che tu hai vedute, e quelle che sono, e quelle che saranno da ora innanzi;

20  II misterio delle sette stelle, che tu hai vedute sopra la mia destra, e quello de’ sette candellieri d’oro. Le sette stelle son gli angeli delle sette chiese7; e i sette candellieri, che tu hai veduti, sono le sette chiese8.

Lettere alle sette chiese dell’Asia— Prima lettera: alla chiesa di Efeso.

2
  ALL’angelo della chiesa d’Efeso scrivi:

Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra, il qual cammina in mezzo de’ sette candellieri d’oro:

2  Io conosco le opere tue9, e la tua fatica, e la tua sofferenza, e che tu non puoi portare i malvagi; ed hai provati coloro che si dicono essere apostoli10 e nol sono; e li hai trovati mendaci;

3  Ed hai portato il carico, ed hai sofferenza, ed hai faticato per lo mio nome, e non ti sei stancato.

4  Ma io ho contro a te questo: che tu hai lasciata la tua primiera carità,

5  Ricordati adunque onde tu sei scaduto, e ravvediti, e fa le primiere opere; se no, tosto verrò a te, e rimoverò il tuo candelliere dal suo luogo11, se tu non ti ravvedi.

6  Ma tu hai questo: che tu odii le opere de’ Nicolaiti, le quali odio io ancora.

7  Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito

dice alle chiese: A chi vince io daro a mangiare dell’albero della vita, che è in mezzo del paradiso dell’Iddio mio12.

Seconda lettera: alla chiesa di Smirna.

8  E all’angelo della chiesa di Smirna scrivi: Queste cose dice il primo, e l’ultimo13; il quale è stato morto, ed è tornato in vita:

9  Io conosco le tue opere14, e la tua afflizione, e la tua povertà (ma pur tu sei ricco15); e la bestemmia di coloro che si dicono esser Giudei, e nol sono16; anzi sono una sinagoga di Satana.

10  Non temer nulla delle cose che tu soffrirai; ecco, egli avverrà che il Diavolo caccerà alcuni di voi in prigione, acciocchè siate provati; e voi avrete tribolazione di dieci giorni; sii fedele infino alla morte, ed io ti darò la corona della vita17.

11  Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: Chi vince non sarà punto offeso dalla morte seconda18.

'Terza lettera: alla chiesa di Pergamo.

12  E all’angelo della chiesa di Pergamo scrivi: Queste cose dice colui che ha la spada a due tagli, acuta19:

13  Io conosco le tue opere20, e dove tu abiti, cioè là dove è il seggio di Satana; e pur tu ritieni il mio nome, e non hai rinnegata la mia fede, a’ di che fu ucciso il mio fedel testimonio Antipa appo voi, 1à dove abita Satana.

14  Ma io ho alcune poche cose contro a te, cioè: che tu hai quivi di quelli che tengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balac di porre intoppo davanti a’ figliuoli d’Israele, acciocchè mangiassero delle cose sacrificate agl’idoli, e fornicassero21.

15  Così hai ancora tu di quelli che tengono la dottrina de’ Nicolaiti; il che io odio.

16  Ravvediti; se no, tosto verrò a te, e combatterò con loro con la spada della mia bocca22.

17  Chi ha orecchio, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: A chi vince io darò a mangiar della manna nascosta, e gli darò un calcolo bianco, e in su quel calcolo un nuovo nome23 scritto, il qual niuno conosce, se non colui che lo riceve.

Quarta lettera: alia chiesa di Tiatiri.

18  E all’angelo della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose dice il Figliuol di Dio,


  1. Dan. 7. 13; Dan. 10. 16.
  2. Ef. 6. 17; Eb. 4. 12
  3. Fat. 26. 13
  4. ver. 11, e rif.
  5. Rom. 6. 9
  6. Sal. 68. 20
  7. Mal. 2. 7
  8. Mat. 5. 14, 15; Fil. 2. 15
  9. Sal. 1. 6
  10. 1 Giov. 4. 1
  11. Mat. 21. 41, 43
  12. Gen. 2. 9; Apoc. 22. 2, 14
  13. Apoc. 1. 8, e rif.
  14. ver. 2.
  15. 1 Tim. 6. 18
  16. Rom. 2. 28, 29
  17. Mat. 24. 13; Giac. 1. 12; Apoc. 3. 11
  18. Apoc. 20. 14
  19. Apoc. 1. 16
  20. ver. 2.
  21. Num. 25. 1, Num. 31. 16; Fat. 15. 29
  22. Is. 11. 4; Apoc. 1. 16, e rif.
  23. Apoc. 3. 12, Apoc. 19. 12

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