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tangoccio — targa. 505

cosa con vb. tanganare, e afr. tangoner eccitare, stimolare. Notevole che it. tanghero compaja così tardi nello scritto, mentre è indubitato che il ceppo ger. entrò coi Longobardi, ritrovandosi anche nel dial. comasco. Potrebbe però darsi che tanghero fosse immediatamente riproduzione di fr. tangre. Tm. Zange tanaglia, spetta a gruppo ger. qui esaminato.

Tangoccio, chi per soverchia grossezza appare goffo (Varchi). Fin qui nessuno s’è occupato dell’etim. di questo vocabolo. Credo che si debba riferire al ceppo di tanghero e di comas. tangan, rispondendo bene e significato e forma.

Tappa, luogo per mangiare e riposarsi nei viaggi, gita, riposo. (Rucellai † 1674, Salvini). Credo che immediatamente sia riproduzione di fr. étape, sulla cui origine ger. si è parlato sotto stapula.

Tappo, turacciolo per botti conche e truogoli (Magalotti, Forteguerri). Rispondono: sic tapu turacciolo, fr. tapon tampon tape [quest’ultimo con vb. taper di data recente], sp. tapon cavicchio, spillo, port. tampa coperchio; coi vb. comas. tapà fr. taper, sp. port. tapar, prov. tampir chiudere. Il Diez ricondusse il ceppo a bt. tap. Il Mackel dà per base diretta ger. occid. tappo che nel ramo bt. produsse: bt. tap tappe, afris. tappa, ags. taeppa donde a. ing. tappe, ing. tap., isl. tappi, sv. tapp, dan. tap, got. * tapa. Il tema ger. era tapan. Le forme alto-ted. si vedranno sotto le loro riproduzioni it. zaffo zampillo e zipolo. Probabilmente it. tappo immediatamente riproduceva fr. tape. Il bl. tappus ricorre solo in territorio fr. presso Lamberto d’Ardres, sec. 13º, Der.: tapp-are-ato.

Targa, specie di scudo di legno o di cuoio (Liv. Dec.; Sacchetti, M. Villani). Con sp. port. prov. taria [sp. anche darga adarga], cat. darga, afr. tarie, fr. targue, targe scudo da ricoprir le parti grosse; ha per base diretta s. targe, anrd. targa scudo, giacchè l’etim. proposta da