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434 | schietto. |
presenta in modo irregolare che lo stesso Mackel p. 39 non riesce a spiegare. Accanto alle forme suddette abbiamo prov. escala e fr. eschiele “schiera” che si suppongono essere debitrici di loro anomalia all’influsso di l. scala Quanto ad aat. scara, in sè, esso fu ceppo di aat. scarian, scario scarida e scerrunga. Di questi quattro derivati i tre primi sono importanti pel fatto che vb. scarian, donde aat. scerian skerian, mat. schern ordinare disporre distribuire determinare, tm. [sich] scheren andarsene; si riflettè in afr. escharir, prov. escarir, bl. scarire attribuire dividere separare determinare; aat. scarida scerida disposizione ordinamento si riprodusse in prov. escarida, afr. escherie porzione sorte lotto. Scario si vedrà poi sotto Sgherro. Parrebbe adunque che l’idea fondamentale annessa a skara fosse quelle di “distribuire, ordinare”. Ger. skara entrò nell’afr. anche mediante il composto harmskara che si trasformò in haschiere. L’a. cat. riprodusse questo composto colla forma aliscara. Un tal nome non ricorrente nel got. nè nel ramo bt. ma solo nell’at., verosimilmente entrò in Italia coi Longobardi. Der.: schiera-mento-re. V. Scherano.
Schietto, puro, non mischiato, liscio, semplice (Dante, Villani). Voci parallele: prov. esclet, limos. esclé d’ug. sig., lad. schliet da nulla. La base è got. slaihts piano uguale diritto liscio, non scabroso. L’aat. e mat. ci offrono: slëht piano liscio diritto; semplice comune retto comodo facile tranquillo mite amichevole. Graff 6, 786; Benecke Mittelhocd. Wört. 2, 2, 393. Il tm. schlecht rispetto all’antico ha subito un forte deterioramento di significato, il quale è ora quasi sempre morale non mai materiale com’era da principio. Vale “semplice cattivo meschino vile basso brutto”. All’incontro l’altro deriv. schlicht vale tuttavia “piano semplice schietto naturale”. Accanto ad aat. e deriv. stanno bt. slicht sligt, ol. slecht slicht coi signif. del tm. schlecht; a. fris. sliucht, fris. sliucht sliuecht, a. ing. slighht sleght liscio piano, ing. slight piccolo sottile debole; anrd. slêttr