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240 | guardia. |
e composti sono innumerevoli: perchè questo vb. ger. divenne d’uso comunissimo presso le popolazioni romanze, le quali trovavano troppo incommodi i vb. l. adspicio, conspicio e inspicio che sparirono del tutto; e questa fu senza dubbio la ragione per cui, oltre a guardare, entrarono nel rom. guatare e guaitare, spiare e parecchi altri vb. denotanti concetti affini. Ecco i principali deriv. e composti: guarda-ta-taccia-tina-tore-trice; guardatu-ra-raccia; guardo. Ragguard-amento-are-atore-evole-evolezza-o; riguard-amento-ante-are-ato-atore-evole-evolezza-evolmente; riguard-o-osamente-oso; risguardo; sguard-amento-are-ata-atore-evole-o; traguard-are-o. Avanguardia, antiguardo; guarda-boschi-camera-cappe-capre-corde-coste-macchie-mandrie-mano-nappa-nido-petto-portone-roba-sigilli-spalle; guardi-amarino-nfante. V. anche Guardia, Guardingo, Guaraguato e Sguaraguato.
Guardia, osservazione, custodia; sentinella (Compagni, Dante, Villani). L’it. guardia, afr. guarde, prov. fr. garde, potrebbe essere un derivato che le lingue rom. han cavato da guardare; ma è molto più probabile che sia una riproduzione immediata di ger. * warda, aat. warta, attenzione spiatrice, luogo donde si spia, donde mat. warte, tm. Warte d’ug. sig.; considerato che questo della “sentinella” era un concetto troppo comune ed importante nei costumi nei Barbari invasori dei paesi latini, perchè non dovesse entrarvi subito ed immediatamente dal ger. anche il vocab. che lo designava, indipendentemente dal vb. guardare. Ed infatti sotto la voce Guastalla vedremo che nei tempi delle dominazioni barbariche in Italia ci furono parecchi luoghi che trassero il nome dall’essere posti di “warda o warta, ossia di “sentinella”. Ma poichè l’aat. warto significa “osservazione, luogo donde si fa l’osservazione”, e non “sentinella” ossia “persona che fa la guardia”, il quale ultimo concetto è poi significato da aat. mat. wart, ag. ward, got. vards o vardia, è probabile che nelle voci romanze sia avvenuta la fusione dei due sost. germanici.