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82 chiappa — chiasso.

[forme affini: Schall, Krach, Knach, Kleck, Klecks] da cui il fr. claque, scoppietto, rumore, e il nostro chiacchiera, ed anche il cat. claca, e tm. Klatsche, significante precisamente “rumore,” come la forma primitiva. Deriv.: chiacchieramento, chiacchierare, chiacchierata, chiacchiericcio, chiacchierina-o-io-one.

Chiappa, presa, natica (Dante, Pulci). Io credo senz’altro che provenga dall’aat. klappa, tm. Klappe, (altre forme sotto Calappio e Caleffare) colpo, percossa, ed anche “palpamento.”. Da questi signif. non era difficile il trapasso a quello di “natica, presa, guadagno”. Il Diez accenna alla possibilità d’una deriv. dal vb. happen, scattare. A me parrebbe più probabile quella da schnappen = afferrare. Quanto al l. * capula, capla proposto dal Flechia, mi sembra pochissimo verosimile, perchè da capula, capla si sarebbe venuti a cappia, ciappa1 non a chiappa; poi la par. l. non spiega il signif. del composto schiappare, signif. che è invece spiegato benissimo dal voc. ger. che nell’aat. mat. ags. e ol. significava precisamente anche “aprirsi, scoppiare” e simili. Deriv. chiappare, chiapparello, chiappo; acchiappare, richiappare.

Chiasso, contrada stretta (Villani). Dall’aat. gazza, gazze [got. gatwô], mat. tm. Gasse, strada. L’anrd. era gata, sentiero, donde dan. gade, ing. gate. È evidente l’affinità col zend. gatûs, luogo, casa. È incerto se sia connesso coll’ags. geat, ing. gat, ol. gat, scozz. gait, anrd. gat, buco, apertura. Il Bopp Gl.3 115 e il Meyer presso Kuhn 8,285 lo riportano per mezzo di ga-twôn, ga-ta alla rad. , donde tm. gehen. Ma il Kluge ritiene impossibile questa connessione, perchè la rad. ger. alla sua volta riposa sulla rad. indeu. i [l. i-re, gr. ί-έναι]; però io confesso che questa ragione del Kluge non mi sembra molto forte. In senso di “rumore” chiasso viene dal prov. class, pro-



  1. Difatti di cappio il dial. mod. fa ciapp e non chiapp.