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Anno XIV. 4 Luglio 1915. Num. 27.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Educazione ed Istruzione. —Il Sacro Numero 7.
Religione. —Vangelo della domenica sesta dopo la Pentecoste.
L. Vitali. —Il Re. — Una esagerazione Preghiera del soldato - Preghiera per i soldati.
Beneficenza. —Opera Pia Catena.
Notiziario. —Necrologio settimanale. — Diario.


Educazione ed Istruzione


Il Sacro Numero 7


Nella vita dei popoli il Numero 7 ha avuto fin dalla più remota antichità, una importanza così grande, che la sua influenza si è conservata fino ai giorni nostri. La storia di questo numero «sacro» risale all’epoca della parte pìù antica dei libri sacri della religione indiana, i Veda, la quale fu compilata 16 o 17 secoli prima di Cristo; lo si ritrova a Babilonia dove intorno al 1600 a. C. la settimana che prima era di 5 giorni diventò di 7; lo si trova in mezzo agli antichi Egiziani, agli Ebrei e a moltissimi altri popoli dell’Oriente. Il rispetto per questo numero passò dalle antiche religioni alla religione cattolica, e se ne trovano numerose tracce, come per es. nei 7 arcangeli, nelle 7 virtù, nei 7 peccati capitali, nei 7 sacramenti, ecc.

Il numero sacro si trova diffuso non soltanto in Europa, ma anche in altre parti del mondo alle quali arrivò dagli europei, lo si trova in mezzo ai mussulmani, in quasi tutta l’Asia e perfino tra gli abitanti della Polinesia e fra gli Indiani dell’America Settentrionale e Centrale. Si può dire che esso è diffuso nella maggior parte dei paesi del mondo.

Quanto alla sua storia esso abbraccia un periodo di tempo di circa 3800 anni, ma probabilmente la stia influenza sulle istituzioni umane risale molto più in là di 20 secoli a. C.

E’ interessante rilevare la parte che il numero 7 ha avuto nei vari popoli dell’antichità, in mezzo ai quali prevalgono per questo rispetto gli Ebrei, che più di tutti fecero per la sua diffusione.

I più antichi popoli civili in mezzo ai quali il numero 7 fu tenuto in speciale onore, sono gli Indiani, i Babilonesi, e i Cinesi, dai quali poi esso si sparse per il mondo in tutte le direzioni.

Come già accennato, esso si trova molto di frequente nella parte più antica dei Veda. Visnù, una delle divinità che concorrono a formare il Dio Trino della religione degli antichi Indiani, passa per 7 regioni della tera; il Dio del sole e del fuoco, Agiti, ha 7 raggi, viene alimentato da 7 correnti celesti, viene unto da 7 sacerdoti, viaggia tirato da cavalli che hanno 7 lingue. Un altro Dio degli stessi indiani gira su d’un carro con 7 ruote, tirato da 7 buoi. Nelle prescrizioni religiose i digiuni hanno la durata di 7 giorni, e vi sono 7 modi legali per acquistare delle ricchezze. Vi sono 7 cieli, 7 mondi superiori e 7 mondi inferiori. Al numero 7 si attribuisce una forza magica, per esempio, quando si tratta di combattere delle malattie, di essere felici in una nuova abitazione, ecc.

Anche nella religione di Budda, il quale riformò la religione di Brahma sopprimendo il Dio Trino, nel VI secolo a. C. il Dio che regge il mondo ha 7 proprietà: egli è, cioè, invisibile, onnipotente, saggio, giusto, buono, misericordioso e sommo. Secondo la leggenda, Budda, subito dopo esser nato, fa 7 passi verso il nord; 7 giorni dopo muore sua madre; egli si prepara per 7 settimane ad annunziare al mondo la sua dottrina; egli è chiamato possessore dei 7 tesori sovraterreni, e in suo onore vengcno costruiti degli edifici alti 7 piani.

Presso i Babilonesi, i quali, al pari degli antichi Indiani, già al tempo in cui furono compilati i Veda, si trovavano ad un alto grado di civiltà, si parla di 7 mondi, di 7 fiumi, di 7 venti, di 7 spiriti maligrii ai quali la superstizione popdlare attribuisce la colpa delle eclissi di luna.

Anche in mezzo ai più antichi uomini civili del mondo, agli abitatori della Cina, il numero 7 era tenuto in grande onore prima che il buddismo si diffondesse nel centro e nella parte orientale dell’Asia. Secondo le prescrizioni rituali del Li-ki, ossia della quinta parte dei libri sacri compilati da Confucio nel IV secolo a. C. e che contengono usi antichissimi,