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Piemonte né il resto d’Italia e di Europa sono oggi ciò che erano in addietro. Della Russia toccherò altrove partitamente. L’Austria era giá prima piú slava che germanica: ora è cosacca, e la guerra ungarica chiari il pregio degli allori italiani, dove agevole fu il vincere «un esercito senza duce» (*). Composta di Stati eterogenei, ricca di debiti, mal sicura de’ suoi militi, abbominata dai popoli che tiranneggia, esosa a quegli stessi che dianzi l’adoravano a gara, carica di delitti e d’infamie, ella si sostiene colle arti e la riputazione, come Tiberio sanguinoso e decrepito ( 2 ). Dotati di una certa perizia e riusciti a rilevarla momentaneamente oltre l’aspettativa, i suoi politici rimbaldanziti sognano i tempi di Carlo quinto, in vece di ricordare quelli di Massimiliano primo, forse piú prossimi a rivivere (3). E ora che tiepida ed infredda l’affetto dei vecchi amici qual si è l’Inglese, il Piemonte vorrá darsele per nuovo cliente? e con che prò? Con ignominia somma e indelebile del suo nome. Imperocché anche il Piemonte non è piú quello di una volta, avendo tentato l’aringo patrio, fatte due guerre per l’indipendenza, assaggiato l’imperio egemonico, giurata la fratellanza ed essendo di subalpino e municipale divenuto italico e nazionale. Vorrá egli cancellar questi meriti, stringendo la destra degli oppressori mentre sono ancor calde le ceneri di tanti prodi e quelle di Carlo Alberto? Se «l’usurpazione della ragione non fa ragione», come dice Dante ’ú; se l’odio politico contro il nemico, finché è nemico, non ha prescrizione, secondo le Dodici tavole (5), e la forza non ispegne il diritto: i sudditi italiani del barbaro son nostri fratelli non solo per vincolo di natura ma per effetto di elezione. Il caso di Novara non è una rinunzia ma un infortunio, né la pace di Milano potè rompere un connubio rogato

li «. .ire se ad exercitum sine cince» (Seri., Caes.. c;i «...fiius reponere in duce quam in exercitu» (Tac., Geriti., 30).

(2) «... magis ...fama quam vi» (Tac., Ann., vi, 30).

(3) Su Massimiliano vedi il Gcicciarpi.m, Slot., ut. 4; vi, 3; vii, 4; vm, 4; ix, 5; 1, 2; xii, 6; xni. 1.

(4) De mon.. 3.

(5) «Adversns hos/em aeterna auciot itas» (ap. Oc., De off-, 1, 12).