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«fedra» di racine i3

miglianza, ecc., poco monta: egli ha fatto un aborto. Ecco un criterio critico inappellabile e terminativo; e, quando la critica giunge a quest’altezza, ella è l’arte stessa che si trasforma e si fa creazione riflessa, è il genio che si fa gusto, è il poeta che mira in uno specchio e si giudica, critico di sé stesso.

Il mondo di Euripide, guasto da Seneca, è stato disfatto da Racine: che cosa vi ha egli sostituito? Racine non ha osato abbastanza. Ha disgregato il vasto insieme di Euripide; ma non lo ha distrutto. Nel poeta greco è un tutto vivente; in lui sono frammenti. E, per parlare esteticamente, ha distrutto il lavoro poetico, ed ha conservato la materia grezza. Incalzato dall’istinto de’ suoi tempi, ha sentito l’impossibilitá di porre in iscena seriamente Venere e Diana e Nettuno e Teseo ed Ippolito, ed è venuto ad un compromesso. — Il mondo antico non si confá col nostro. — Giú dunque, è la risposta. — No, risponde Racine, transigiamo Una parte rimanga, ma togliamole ’ogni vita, facciamola cadavere; un’altra parte trasformiamola, facciamola moderna. — Questo contrasto tra due mondi opposti si vede in tutt’i poeti classici, che hanno preso ad imitare gli antichi, e giunge fino al grottesco ne’ primi tempi, come in un certo frate italiano, che nelle esequie di Eurialo fa celebrare l’ufficio dei morti.

E, per veritá, poniamo che il poeta avesse rappresentato seriamente questi due mondi: gran bella cosa a vedere la dea Venere accanto ad un galante principe francese chiamato Ippolito, o alla sentimentale Arida! Ma Racine ha trovato ottima via a cansare ogni contrasto tra’ due mondi, annullando l’uno e l’altro: sono ombre che s’incontrano, senza toccarsi, senza urtarsi. I grandi poeti sono dotati di una sí potente spontaneitá, che danno vita a tutto ciò che toccano; non sanno concepire l’astratto; vedete Dante e Shakespeare; leggete i Promessi sposi; o, per parlare di questo stesso argomento, leggete l’Ippolito di Euripide. Il suo mondo è un ideale compiutamente realizzato; e, se guardi a’ sentimenti, a’ costumi, al colore locale, alle tradizioni, ai paragoni, agli epiteti, questa poesia ti parrá una storia. Non solo tutt’i personaggi sono perfettamente disegnati,