Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/415


indice 409

sé averlo riporto, il che colui che fatto l’avea veggendo, se stesso manifesta; per la qual cosa da Ottaviano tutti sono liberati, e Tito dá a Gisippo la sorella per moglie e con lui comunica ogni suo bene.

Novella nona |||
 p. 291

Il Saladino in forma di mercatante è onorato da messer Torello; fassi il passaggio; messer Torello dá un termine alla donna sua a rimaritarsi; è preso, e per acconciare uccelli viene in notizia del soldano, il quale, riconosciutolo e sé fatto riconoscere, sommamente l’onora; messer Torello inferma, e per arte magica in una notte n’è recato a Pavia, ed alle nozze che della rimaritata sua moglie si facevano, da lei riconosciuto, con lei a casa sua se ne torna.

Novella decima |||
 p. 308

Il marchese di Saluzzo, da’ prieghi de’ suoi uomini costretto di pigliar moglie, per prenderla a suo modo, piglia una figliuola d’un villano, della quale ha due figliuoli, li quali le fa veduto d’uccidergli; poi, mostrando lei essergli rincresciuta ed avere altra moglie presa, a casa faccendosi ritornare la propria figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camiscia cacciata e ad ogni cosa trovandola paziente, piú cara che mai in casa tornatalasi, i suoi figliuoli grandi le mostra e come marchesana l’onora e fa onorare.

Chiusa |||
 p. 318
Conclusione dell’autore |||
 p. 323
Nota |||
 p. 329
Indice dei nomi di persona |||
 p. 387
Indice de’ nomi di luogo |||
 p. 399