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capitolo i 21


volte da costui soggiogato, ora per Danne14, ora per Climenes15 e quando per Leucotoe16, e per altre molte?17 Certo sí; «ultimamente, rinchiusa la sua gran luce sotto la vile forma d’un picciolo pastore, innamorato guardò gli armenti18 d’Ameto.

«Giove medesimo, il quale regge il cielo, costrignendolo costui, si vesti minor forma di sé. Egli alcuna volta in forma di candido uccello19, movendo l’ali diede voci piú dolci che ’l moriente cigno; e altra volta, divenuto giovenco20 e poste alla sua fronte corna, mugghiò per li campi, e i suoi dossi umiliò alli gioghi virginei, e per li fraterni regni con le fesse unghie, imitando ufício de’ remi, con forte petto vietando il profondo, godè della sua rapina. Quello che per Semelé21 nella propria forma facesse, quello che per Almena mutato in Anfitrione22, quello che per Calisto mutato in Diana23, o per Danae divenuto oro24 giá fece, non diciamo, che sarebbe troppo lungo. E il fiero iddio delle armi25, la cui rossezza ancora spaventa li giganti, sotto la sua potenza temperò li suoi aspri effetti, e divenne amante. E il costumato al fuoco fabbro di Giove, e facitore delle trisulche26 folgori, da quel di costui piú possente fu cotto; e noi similmente, ancora che madre gli siamo, non ce ne siamo potuta guardare, sí come le nostre lagrime fecero aperto nella morte d’Adone.27 Ma perché ci fatichiamo noi in tante parole? Niuna deitá è nel cielo da costui non ferita, se non Diana: questa sola, de’ boschi dilettandosi, l’ha fuggito, la quale, secondo l’oppinione d’alcuni, non fuggito, ma piuttosto nascoso.

«Ma se tu forse gli esempli del cielo incredula schifi e cerchi chi del mondo gli abbia sentiti, tanti sono, che da cui cominciare appena, ci occorre; ma tanto ti diciamo veramente, che tutti sono stati valorosi. Rimirisi primamente al fortissimo figliuolo di Almena, il quale, poste giú le saette e la minaccevole pelle del gran leone28, sostenne d’acconciarsi alle dita i verdi smeraldi, e di dar legge alli rozzi capelli, e con quella mano, con la quale poco innanzi portato avea la dura mazza e ucciso il grande Anteo29 e tirato lo ’nfernale cane30, trasse le fila della lana data da Jole dietro al precedente fuso, e gli