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Del mondo in generale.
I. Dall’essere il Bene fine del mondo si trae ch’esso dee quanto può essere bonissimo e bellissimo; e pertanto che dee aver non pure corpo, ma anco intelletto, e anima come un medio tra essi . „ 89
II. Dalla natura della causa esemplare si ritrae che egli dee essere perfetto animale: da ciò consegue la unità e totalità del mondo come animale; la unità, ch’è nella proporzione, e la totalità del suo corpo; la unità e la totalità di sua figura e suo moto . . . . . . . . . . . . . . . „ 90-94
IV. L’anima che tutto ciò ch’è sensibile costrigne dentro la sua efficacia, e lo figura e muove, è il principio e compimento dell’unitotalità del mondo „ 97
V. Il mondo è un Iddio; immagine dell’Iddio intelligibile: esso ha intelletto, amore, beatitudine . „ 94
Dell’anima del mondo in particolare.
I. Ella è un medio tra le idee e le parvenze sensibili: ella comprende in se come in unità tutte le relazioni mattematiche.
II. Suoi elementi: È fatta dal contemperamento dell’essenza indivisibile, dove maggioreggia il medesimo; della divisibile, dove maggioreggia l’altro; e della essenza, dove l’indivisibile e ’l divisibile, il medesimo e l’altro stanno di pari . . . . . „ 94
III. Questi suoi elementi si rivelano nel suo conoscere: imperciocché ella per l’elemento indivisibile intende le idee; per l’elemento divisibile sente e opina il sensibile; e per il medesimo e l’altro intende le relazioni d’identità e di alterità, le quali, avvegnaché in diverso grado, sono sì nelle idee come nelle cose.
IV. Si rivelano anco nel suo moto: ella mediante l’elemento indivisibile move il cerchio del medesi-