Osservazioni di Giovanni Lovrich/Del Corso della Cettina, il Tilurus, o Nastus degli antichi/§. 3. Delle sorgenti della Cettina

§. 3. Delle sorgenti della Cettina

../§. 2. Caverna sopra la prima sorgente della Cettina ../§. 4. Rovine di antiche Città, e Fortezze attorno la Cettina insino a Dragovich IncludiIntestazione 17 novembre 2020 75% Da definire

Del Corso della Cettina, il Tilurus, o Nastus degli antichi - §. 2. Caverna sopra la prima sorgente della Cettina Del Corso della Cettina, il Tilurus, o Nastus degli antichi - §. 4. Rovine di antiche Città, e Fortezze attorno la Cettina insino a Dragovich
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§. III.

Delle Sorgenti della Cettina.

L
E sorgenti della Cettina a prenderle rigorosamente le son’otto.1 Elleno nascono dalle ra[p. 24 modifica]dici de’ Colli, presso che circolari, che si estendono [p. 25 modifica]intorno a due miglia. Tre di queste sorgenti mi comparvero degne di particolar attenzione. La prima che viene detta Glavasc è in forma di un Lago elittico, che dà maggior copia d’acqua di tutte le altre. Un pò più sotto di essa verso la parte del Monte v’è un Lago ascoso da una volta, che si vede stando all’infuori, da cui solamente di Verno esce l’acqua, e vi si pescano di molto squisite Trote. La seconda sorgente chiamata Jarebizca2 ch’è pur un profondissimo Lago, ma non tanto esteso, come il primo, giace mezzo ascoso fra dirupi, che lo circondano, senza la grata ombra degli Alberi, che vide il Fortis. Forse i Morlacchi, che sono capitali nemici degli Alberi stessi, come avremo l’agio di osservare altrove, non li avranno lasciati esistere fino al presente. Io gettai più volte de’ sassi in questo Lago, e passò sempre più di un minuto pria, che li perdessi di vista, senza che avessero toccato il fondo. Dicono gli [p. 26 modifica]abitanti di questi contorni, che in esso si trovan delle Trote di quindici, o sedici libre in circa, e vengono costantemente a passeggiare nel Lago due, o tre giorni avanti la pioggia per goder il Ciel sereno. Ella è una fortuna de’ Villici aver di tali predizioni Meteorologiche, ma ne ànno di più belle. Ora non è tempo di riferirle. Tutto a suo nicchio. La terza sorgente, nomata Cotlussa3 (ch’è la prima venendo da Verlika, e l’ultima rispetto alle altre sorgenti della Cettina) distante due miglia dalla prima, non dà grande abbondanza di acqua in tempo di State, ma nel tempo di Verno da una Caverna, che le sta a lato destro, prorompe l’acqua con tal impeto, che forma un torrente formidabile, qual dopo il corso di poco più di un miglio si unisce colla Cettina. Io m’internai in quella Caverna, e dopo aver qualche poco vagato, senza esser giunto al fine, me ne tornai addietro. La scheggia di sapino, che io avea in mano, mi fu quasi spenta in poca distanza dell’ingresso nella Caverna, accidente successomi questa sola volta fra tutte le gite sotterranee, che io ebbi a fare. Vogliono i Morlacchi, che vi sia dalla parte opposta di quella Caverna un buco corrispondente, e quinci derivano la causa di quel venticello. Il Colle, che porta il nome stesso della sorgente Cotlussa è di un’impasto marmoreo, che somiglia in qualche modo al marmo volgare Veronese, differente da quello de’ Colli, poco distanti di Jarebizca. Le altre cinque picciole sorgenti, che sgorgano per di sotto i [p. 27 modifica]sassi, non ànno particolarità veruna da osservarsi. Elleno si uniscono dopo poco corso con le tre maggiori, le quali tutte in lontananza d’intorno due miglia formano un solo maestoso canale.
  1. Non ò potuto rinvenir, per quanto abbia diligentemente investigato in nessun Autor di cose Illiriche, che il Contado di Zara si estendesse fino alle sorgenti del Fiume Cettina. Ma di questa erudizione à tutto il merito il Fortis, che appoggiato alla fede di due mal’intesi versi di un nostro Zoccolante, cattivo Poeta, e pessimo Istorico, dice, che „il Kotar stendevasi oltre i Confini, che adesso lo circoscrivono, ed arrivava fino alle acque del Fiume Cettina. Le antiche Canzoni Illiriche ne fanno fede.“

              Ustanise Kragliu Radoslave
              Zloga legga, i Zorizcu zaspa
              OdbixeteFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 Lika, i Karbava
              Ravni Kotar do vode CettinoFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269

    e più sotto

              I vas Kotar do vode Cettina

    Questi cinque versi il Fortis traduce così:

    „ Sorgi o Re Radoslao: t’era nemica
    „ La sorte allor, che ti colcasti, e dormi
    „ Al nascer dell’Aurora. A te ribelle
    „ Si fè, la Lika, la Corbavia, e tutto
    „ Il pian Kotar fin di Cettina alle acque

    „ Tutto il Kotar sin di Cettina alle acque

    Per esprimere il vero senso di que’ cinque versi Illirici si deve dir

    „ Sorgi o Re Radoslavo: In tua malora
    „ Tu ti colcasti, e dormi oltre l’Aurora.
    „ Ti si ribella omai Lika, e Corbavia,
    „ Il pian Kotar fin di Cettina alle acque.

    „ Tutto il Kotar sin di Cettina alle acque.

    Ora se anche dovessero farci autorità questi due ultimi versi del Padre Andrea Cadcich Miossich „(del quale fu pubblicata una raccolta, per parlare colle parole del Fortis (pag. 110. Vol. 2.) di Canzoni Eroiche Nazionali, quantunque egli n’abbia fatto la scelta con poco buon gusto, e con meno criterio vi abbia introdotto una quantità di cose inutili, ed apocrife)“ non però provano che il Kotar arrivasse sino alle acque di Cettina. Se uno dicesse, è allagata Padova fino a Verona, non si potrebbe conchiudere perciò, che il Territorio di Padova arriva insino a Verona, quando questo non divenisse un nuovo modo di ragionare.
  2. Il nome di Jarebizca gli venne da un Comandante Turco, che stava nelle sue vicinanze, e che si chiamava Begh Jarebicich.
  3. Questo nome di Cotlussa è derivato da ciò, che la sorgente è fatta in forma di una Caldaja.