Osservazioni di Giovanni Lovrich/Del Corso della Cettina, il Tilurus, o Nastus degli antichi/§. 4. Rovine di antiche Città, e Fortezze attorno la Cettina insino a Dragovich
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§. IV.
Rovine di antiche Città, e Fortezze attorno la Cettina insino a Dragovich.
JUROLI
SEXTONI
PARENTIBUS
B. M. P.
è probabile che la seguente, da me veduta a Verlika, sia portata pur da questi contorni. Come questa, così tutte le altre io non farò altro, che trascrivere, lasciando la cura agli antiquarj di rilevarle.
PRATORTIU
ARRONIS
PANESTITI B
ENE MERENTI
POSUIT.
Tre miglia, andando sempre in giù lungo le rive della Cettina, si conservan tradizionali memorie, che vi fosse stata una Città, detta Krescevich, fabbricata a piedi di una picciola collinetta. Si pretende, che questa fosse la Città Cettina. Ma sia ella questa, sia un’altra, purchè abbiamo prove, che laFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 vi sia stata, ciò poco importa. Per tutto il tratto della pianura, che si chiama Pasco-poglie, insino a questa Città restano memorie, che vi fosse stata la piantagione del riso ai tempi degli Ungheri, che non lasciavano così trascurate le Campagne, come sono elleno a giorni nostri. La cosa non è fuori del verisimile. Il terreno, e la facilità dell’acqua, che gli si può dare in ogni modo, che si vuole, mi sembrano opportuni per la piantagione di questo prodotto. Da Krescevich è distante quasi un miglio Gariak, ove la Cettina fa una piccolissima caduta, e serve per far girar parecchie ruote di Mulini. Dalla parte del Monte in poca distanza su di una collina, ragionevolmente elevata, sorgeva una Rocca, ora affatto distrutta, cui dicono i Morlacchi Gradina. Il Fiume bagna le radici della collina, ed il suo corso è rapido anzi che no, caratteri attribuiti da Dione Cassio all’Arduba degli Antichi, nè v’à luogo, che meglio se li possano convenire. Io però penderei a credere, che l’Arduba sia stata, ov’è Knin oggidì, come scrivono molti de’ nostr’Istorici. Che se Dione Cassio, parlando di Arduba non à fatto menzione di due Fiumi, che confluiscono insieme, ed il corso lo à qualificato rapido, che non lo è della Kerka in quel luogo, questo è, com’egli disse, che i gravi Senatori di Roma proposero un Decreto, per cui Cesare in età di anni cinquantasette avesse il diritto di goder tutte le Femmine, ch’e’ vedesse, così poteva con la stessa esatezza lasciarci scritto, che Arduba era bagnata da un Fiume rapido, che la circondava quasi tutta, quando in fatto fosse la confluenza di due Fiumi, che la circondavano. Vero è, che se Arduba non fosse stata, ove presentemente è Knin, non sarebbon stati tutti gli Scrittori delle cose Illiriche unanimi su questo punto. Ma tornando alle rovine di Gradina, questa Rocca dimostra essere stata di qualche stabilimento Romano. Vi si trovarono in essa molte Iscrizioni, che secondo il solito costume si convertirono in Croti, o muraglie di casa. Io trovai, per non fo qual fortunato accidente, la seguente Iscrizione, che non è ancora fatta in pezzi
T. AURIBUS
PANIIS. CIASI
ICIANUS. I Π O
NI. I Π SI. IXIONI. S
ORORIBUS B. M. P.
In questi contorni giornalmente si scavano delle Iscrizioni, e varj bassorilievi, che indicano essere de’ buoni tempi. Perchè si conservassero, converrebbe premiar i Morlacchi, che le trovano, e non aggiugner loro l’obbligo di condurle alla Città più vicina. In questo modo è naturale che in quante s’incontrano, tante ne facciano in pezzi.
- ↑ La prima sorgente della Cettina à lo stesso nome di questa Fortezza diroccata.
- ↑ L’altezza di alcuni massi esternamente è di quattro piedi, e più. Si aggiungano gli altri quattro, o sei piedi sepolti nella Terra, e diventano di un’altezza di otto, o dieci piedi. Sono lunghi altrettanto, e larghi quasi la metà.