Opere volgari (Alberti)/Nota sul testo (volume III)/Ecatonfilea

Ecatonfilea

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Nota sul testo (volume III) - Grammatica della Lingua Toscana Nota sul testo (volume III) - Deifira

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V

ECATONFILEA

A) TESTIMONIANZE

manoscritti

Firenze
Biblioteca Nazionale
1. Cod. II. IV. 38 (F1).

Cart. sec. XV. Miscellanea albertiana. Per la descrizione vedi vol. I, pp. 367-68. A cc. 151v-160r: L. B. Alb. Ecatonhlea (sic); precede la dedica a Nerozzo Alberti.


2. Cod. Magl. VI. 200 (F13).

Cart. sec. XV. Cfr. Mazzatinti, Inventari cit., XII, p. 162 (e vedi vol. II, p. 385 della presente edizione). A cc. 22r-49r la dedica a. Nerozzo Alberti e il testo dell’Ecatonfilea senza titolo.


3. Cod. Magl. VIII. 33 (F9).

Cart. sec. XV. Descritto nel vol. II, pp. 448-49 della presente edizione. A cc. 53r-63r: L. Bap. Alb. Ecatonpfileas incipit; manca la dedica.


4. Cod. Pal. 212 (F12).

Cart. sec. XV. Cfr. Gentile, I codd. Palatini, I, pp. 266-67. A c. 15r-v: la sola dedica a Nerozzo Alberti. [p. 367 modifica]


Biblioteca Laurenziana
5. Cod. Pal. 112 (L1).

Cart. sec. XV. Descritto nel vol. I, p. 450 della presente edizione. A cc. 1-9 (della 3a numerazione) Ecatonphilea, senza dedica, e incompleta (finisce: «conviensi ubbidirli e sofferirla», corrispondente cioè a p. 209, riga 36 del nostro testo).


Archivio di Stato
6. Cod. Cerchi 16 (A).

Cart. sec. XV (posteriore al 1471) e sec. XVI.; cc. 140 non num. più 2 di guardia in principio. Tutto della stessa mano salvo le poesie in fondo trascritte nel ’500 e datate precisamente 1553. Contiene varie opere volgari del Boccaccio, del Bruni, e volgarizzamenti di orazioni e lettere latine, di cui una figura tradotta «per ser Francesco Baroni 1471».

Seguono:

a) Di messer batista degli alberti poetae laureato Dello amore (cioè la novella di Ippolito e Leonora);

b) Baptistae de albertis poetae laureati de amore liber optimus feliciter incipit (cioè l’Ecatonfilea, senza dedica);

c) Baptistae de albertis poetae laureati opus preclarum in amoris remedio feliciter incipit (cioè la Deifira).

Chiudono la raccolta, trascritte nel ’500, varie Canzone a ballo e altre canzone conposte pel magnifico lorenzo de medici e per mess. Agniolo politiano e per altri aultori.

Cfr. Kristeller, Iter italicum, I, p. 65.


Mantova
Biblioteca Comunale
7. Cod. A. I. 15 (M)

Cart. sec . XVI in.; cc. So, mm. 255 x 150. Contiene adesp. e anepigrafe le opere seguenti:

cc. 1r -31r: Ecatonfilea (senza dedica);
cc. 31r-62r: Deifira;
cc. 62v-80r: la novella di Ippolito e Leonora.
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A c. 1r, mano successiva: Discorsi amorosi ove si legge nel fine l’Istoria di Dianora de’ Bardi et Ipolito Buondelmonte.


New York
Columbia University Library
8. Cod. Plimpton 180 (C).

Cart. sec. XV; cc. 158 scritte da almeno sette mani diverse; legatura in mezza pelle del sec. XIX. È una miscellanea di opere latine e di poesie e prose volgari, già posseduta dal Buoncompagni (cfr. E . Narducci, Catalogo dei mss ora posseduti da D. Bald. Buoncompagni, Roma 1892, pp. 101-04, cod. 176), poi dal Plimpton, la cui raccolta passò alla Columbia University nel 1936 (cfr. De Ricci and Wilson, Census of ... mss in the U.S. and Canada cit., vol. II, p. 1785). Contiene:

cc. 74r-89r (già num. da 1 a 16): Ecatonfilea (senza dedica);
cc. 89r-104v (già num. da 16 a 31): Deifira; tutt’e due adespote e anepigrafe.


Oxford
Bodleian Library
9. Cod. Canon. Ital. 76 (O).

Membr. e cart. sec. XV . Consta di 3 parti distinte, di cui due membr. e la terza cart. num . modernamente da 1 a 182. Legatura in cartapecora del ’700. Contiene:

a) cc. 1-140: Petrarca, Canzoniere, seguito dalla nota del P. su Laura tolta dal suo Virgilio. Bella copia: c. 1r ha una bella cornice dipinta ad oro e a colori; iniziali poi a colori;
b) cc. 142r-157r: adesp. e anepigr. Ecatonfilea, senza dedica. A c. 142r la lettera iniziale P contiene la miniatura di quattro donne che conversano insieme, e la pagina è ornata di un fregio di fiori a colori; in fondo uno scudo con croce azzurra (?) circondato da una corona di lauro. Il testo tu trascritto (direi intorno alla metà del ’400) da una bella mano piccola umanistica (diversa da quella di a); bianche le cc. 157v 160v;
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c) cc. 161r-179r (cart.): un trattato sugli sparvieri, le loro malattie e diversi rimedi.

Vedi A. Mortara, Codd. mss. Canon. Italiani, Oxford, 1864, col. 93-94.


Roma
Biblioteca Vaticana
10. Cod. Barb. Lat. 4051 (V5).

Cart. sec . XV . Vedi la descrizione nel vol. II, p. 408. A cc. 71r-85r: Ecatonfilea, senza la dedica.


Verona
Biblioteca Capitolare
11. Cod. CCCCLXXI (Ve2)

Mise. cart. sec . XVI-XVII, intitolata: Summaripa Giorgio e altri. Le satire di Giovenale volgarizzate in terza rima. Contiene, tra diverse opere, Ecatonfilea (cc. 180v-189v), e Deifira (cc. 171r-179r) dell’Alberti, tutt’e due senza titolo.

EDIZIONI

I. Baptistae de Albertis poetae laureati de amore liber optimus feliciter incipit, [L. Canozzi, Padova] 14711.

2. Ecatonphyla, Bernardino da Cremona, Venezia, 14912.

3. Ecatomphila de missiere Giovanni Boccatio, MDXXIIII (sic). In fondo (c. 15v n. n.): Stampata nella inclyta citta di Vineggia per [p. 370 modifica]Francesco Bindoni & Mapheo Pasini, compagni. Nel anno del Signore MDXXXIIII (sic)3.

4. Ecatonphyla: Opera Nova: Quale con breve et doctissimo modo demostra et Insegna Larte dello Amare. In fondo: Finita Ecatonphyla. la quale insegna amare. Stampata in la Magniftca Cipta di Siena. Ad instantia di Maestro Giovanni di Alixandro Libraro. A di Primo di Febraio. M. D. XXV4.

5. Di messer Leon Battista Alberti, Hecatomphila che ne insegnia l’ingeniosa arte d’amore. Deiphira che ne mostra fuggir il mal principiato amore; pur hora venuta ne le mani de li huomini. In fine: Stampata in Vineggia per Giovanni Antonio et Fratelli da Sabbio ad instantia de Nicolo di Francesco Librari al Dolphin MDXXVIII5.

6. Hecatomphila de M. Leon Battista Alberti ... nel quale insegna la ingeniosa arte d’amare. In fine: Stampata in Vinegia per Niccolò Zappino di Aristotile da Ferrara, 15286.

7. Hecatomphila che ne insegnia l’ingeniosa arte d’amore: Deiphira che ne mostra fuggir il mal principiato amore, M. Sessa, Venezia, 15287.

8. Deiphira di messer Leon Battista Alberto Firentino, ne la quale ne insegna amare temperatamente, & ne fa divenire, o più dotti ad amare, o più prudenti a fuggir amore, novamente stampata. MDXXXIIII: cc. 14 num. da 10 a 23 (non è evidente perché). In fine: Stampata in Vinegia a Santo Moyse per Francesco Bindoni & Mapheo Pasini compagni. Del mese di Genaro. Nelli anni del Signore MDXXXIIII. Segue poi: Hecatomphila di Messer Leon Battista Alberto Firentino, ne la quale ne insegna l’ingeniosa arte d’amore ... MDXXXIIII;cc. 15 num. da 2 a 16. Né all’inizio né in fine si trovano indicazioni tipografiche, ma il frontespizio e i caratteri sono uguali a quelli del testo precedente della Deifira8. [p. 371 modifica]

9. Hecatomphila de misser Leon Battista Alberto. Hecatomphila che ne insegnia l’ingeniosa arte d’Amore, Deiphira che ne mostra fuggir il mal principiato Amore, M. Sessa, Venezia, 15349.

10. Hecatomphila di messere Leon Battista Alberto Fiorentino ne la quale insegna l’ingeniosa arte di amore, insieme con la Deiphira ... nuovamente stampata, [Sessa?], Venezia, 154510.

11. Hecatonphila, in Opuscoli morali di L. B . Alberti, ed. curata da Cosimo Bartoli, Venezia, 1568, pp. 396-411.

12. Concetti amorosi ne’ quali sotto il nome di Hecutonphila si insegna la bella et ingeniosa arte di amore, con un dialogo intitolato Deiphira ..., Ant. Bellone, Genova, 157211.

13. Hecatonphila ... Exhortation aux dames vertueuses (testo italiano e traduzione francese)......159712.

14. Dell’Ecatomfilea ossia del vero amore', in Opere volgari di L. B . A., ed. a cura di A. Bonucci, vol. III, Firenze, 1845, pp. 235-6613.

15. Ecatomfila, in Mescolanze d’Amore, vol. VI della Biblioteca rara del Daelli, Milano, 1863, pp. 9-37.

16. Ecatomfila di messere Leon Battista Alberto fiorentino ne la quale insegna a le fanciulle la bella arte di amore, a cura G. Talamo Atenolfì, Roma, 191514.

Non si ripete qui l’elenco di dodici edizioni di traduzioni francesi dato dal Michel, op. cit., pp. 18-19. Si aggiungono invece per curiosità due traduzioni, in inglese e in catalano:

Hecatonphila. The art of love. Or, love discovered in an hundred severall kindes. P . S. for William Leake, Londra, 1598 (Brit. Mus. 1079. d. 26).

L. B . Alberti, Deifira, Ecathonfila, Barcelona, s. d. [ma 1911] (ed. fondata sul cod. 5902 della Bibl. Arsenal, Parigi, del sec. XV). [p. 372 modifica]

I) LA PRESENTE EDIZIONE

I dieci codici che costituiscono la tradizione manoscritta del testo (escluso, cioè, F12 che ci trasmette la sola dedica a Nerozzo Alberti) si dividono in due gruppi distinti per le lezioni seguenti:

α) C A M O Ve F13 β) F1 F2 L1 V2
p. 206, 34 questi tutti fossono questi fossono
p. 208, 22 tanto potrebbono a farsi amare ... quanto tanto potrebbono a far si .. quanto
p. 210, 2 ne’ turbolenti impeti de’ tempi F1 ne’ turbolenti impeti de’ venti
tempi (sic)
F8 ne’ turbolenti impeti de’ venti al tempi
V5 ne’ turbolenti impeti de’ tempi (in marg. al venti)
(V incompleto, termina a p. 209, 36)
p. 214, 28 potessi con brieve rimedio finirla potessi con brieve finirla
p. 217, 5 Ve F13 chi te ama con ragione e scuse purga
M ... con ragione scusa purga
C A O ... con ragione scusa e purga
con ragione e (spazio) purga


A dispetto di quanto forse possa suggerire questo primo elenco di varianti, i codici del gruppo ex presentano un testo molto inferiore per omissioni, errori, fraintendimenti e rifacimenti dovuti a malintesi di copisti. E purtroppo, come si vedrà, questo ramo della tradizione ha sostenuto la tradizione a stampa fino al Bonucci. Entro questo gruppo (come già si comincia a intravedere dall’esempio succitato a p. 217, 5) si distinguono i sottogruppi C A M O / Ve F13, e ancora C A M O, e C A / M:

C A M O
p. 200, 25 om. Né si può dire quanta suavità e quanto gaudio sia da infinite parte in qualunque vero amore.
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p. 206, 13 sia: altri codd. stia.
p. 209, 33 malvagi: altri codd. maligni.
Ve F13
p. 209, 31 diligenza e anche industria: Le parole in corsivo non figurano in nessun altro cod.
p. 211, 11 ma molto amava Le parole in corsivo non figurano in nessun altro cod.
p. 211, 20 fiso tenendo sempre in lui miei occhi fermi e attenti. Tutti gli altri codd. e mente.
p. 212, 75 om. levarmi
p. 214, 19 pentimenti Tutti gli altri codd. pentirmi
p. 215, 23 quello che a noi sia difficile potere. E questo solo segue per nostro prendere in noi sospetto. Tutti gli altri codd. quello che ci è difficile potere. E segueci questo solo per prendere in noi sospetto.

A parte simili coincidenze di lezioni questi due codd. Ve e F13 riportano molte lezioni diverse tra di loro e dal resto della tradizione, di cui molte dovute a semplici errori o fantasia di copisti (vedi per es. l’apparato a pp. 212, 5; 213, 28; 214, 31; 217, 21). Più stretti invece sono i rapporti tra C A e M; per esempio:

p. 203, 31 C A M om. (troppo) bello però che da molte chiesto, da noi troppo
p. 206, 29 C A M quasi vendicando che meno (altri codd. vendicandosi)
p. 209, 4 C A M in chi tu ami e desideri (altri codd. om. e desideri)
p. 211, 15 C A M overo io stimava (altri codd. ove io stimava)
p. 212, 22 C A M quello che me amava già e tenea vinta (altri codd. avea; ma cfr. F13 me aveva già vinto e tenuta e tenea vinta e sommessa)
p. 213, 28 C A M con ostinato ingegno (altri codd. sdegno)
p. 214, 22 C A M vivere in pianto (altri codd. pianti)
p. 217, 21 C A M om. (o che) sazio s’abandoni il contento amore, o che

I codici C A si distinguono però per molte lezioni comuni, che figurano anche nella editio princeps del 1471. Si noti pure la corrispondenza del titolo dell’opera nel cod. A e nella edizione: sebbene sia da escludere che questa derivi direttamente da quello o viceversa, come anche che A discenda da C o C da A. Diamone qui qualche esempio: [p. 374 modifica]

CA ed. 1471:
p. 200, 22 Felice amata qualunque cosa si truova (altri codd. così)
p. 200, 23 om. ama
p. 201, 1 aperto e condegno amatore (altri codd. apto)
p. 204, 6 om. segni della loro leggerezza
p. 204, 7 om. figliuole mie, fuggiteli pero che questi
p. 204, 20 a bello e bello amare (altri codd. a bello e bene amare)
p. 206, 2 bandigiatori (altri codd. badeggiatori)
p. 207, 19 v(e) accese voi ad amare (altri codd. incese)
p. 208, 11 tuttavia stimolando (altri codd. tutta ora)
p. 208, 14 tutte e mie maghe (altri codd. tutte le maghe)


Per altri simili esempi si veda l’apparato, passim, dove si troveranno anche lezioni condivise con altri codd. del gruppo ex (M, Ve, Fl3). Per i rapporti più complicati tra C A e 1471 basti rinviare ai seguenti loci: 199, 26; 200, 5, 25, 33; 201, 35; 202, 9, 23; 203, 9, 18; 205, 3; 207, 3; 208, 1, 28, ecc.

Il codice O invece, che non condivide i molti errori degli altri dello stesso gruppo, sembra rappresentare il ramo della tradizione da cui discende l’incunabolo del 1491 (e dopo di esso le edizioni del 1534 e del Bartoli). Mi limito a segnalare qui qualche esempio.

O (e le edizioni citate):
p. 199, 23 om. quali io con mie compagne abbiamo goduto amori
p. 208, 36 E lascia (disse la mia ma che), lascia queste male arti... (altri codd. madre)

Nel gruppo β, distinto dalle lezioni indicate sopra e anche dalla comune lezione famosissime a p. 205, 32 (altri codd. formosissime), F9 L1 V5 si distinguono da F1 per le seguenti varianti:

p. 199, 18 F9V V5 sazio (= gruppo α): F1 saziato
p. 204, 25-27 F9 L1 V5 om. (virtù) E fu natura e volontà mia sempre cupida ad amare persona quale io udissi studiosa di buone arti, litterata e ornata di molte virtù
p. 209, 29 F8 V V6 om. serbare (in L1 il copista ha aggiunto mantenere)


Per altri rispetti però V6 è sempre molto vicino a Fl, mentre F9 e U si associano per le seguenti lezioni: [p. 375 modifica]

p. 204, 28 F9 L1 d’aspetto troppo bello (altri codd. om. troppo)
p. 205, 6 F9 L1 om. appellare
p. 208, 31 F9 L1 o porti odio (altri codd. portiti)
p. 209, 5 F9 L1 scoprirsi (altri codd. discoprirsi)

Per il resto questi due codici si diversificano molto tra di loro per omissioni e lezioni uniche che sembrano opera di copisti anziché varianti genuine d’autore.

Il nostro discorso fin qui potrebbe riassumersi nel seguente stemma dei codici:

La presente edizione si fonda su F1 e gli altri codd. del gruppo β (in ispecie V5), che, a parte i molti errori di F9 L1, ci offre un testo di gran lunga migliore di quello dei codd. dell’altro gruppo. L’autorevole cod. F1, già adoperato per l’edizione di altri testi, non è privo di errori, ma essi si correggono facilmente coll’aiuto dei codd. affini e in alcuni casi ricorrendo al gruppo α. Nell’apparato che segue abbiamo registrato abbondantemente le varianti di quest’ultimo gruppo, indicando anche tra parentesi l’accordo o disaccordo delle antiche edizioni: p. es. (1471) o (≠ 1471). Così si completa una nostra ricerca iniziata già molti anni fa in un articolo preparatorio su questo e altri testi dell’Alberti15. [p. 376 modifica]

C) APPARATO CRITICO

p. 197 I. Ve franco 9. F12la mente: F13 essi ama 13. F13forsi tu e chi tu ami 16. Ve F12 chi ama quanto fai tu, F13 chi ama quanto tu 17. F12 amatori 18. F13 chi si trova 21. F13 Piaccimi 24. Ve F13 legie, om. Vale.
p. 199 3. Ve stato e ingegno 4. L1 om. facile 11. Ve om. tempo, M O io un tempo fu, C A io un tempo fui (1471) 14. A questo exporre che (1471). 18. M mi ritruovo: L1 om. avere: tutti i codd., salvo F1, sazio 23. O om. quali io con mie compagne abbiamo goduti amori (1491): L1 abbiamo conducti amori 25. F9 dolcezze 26. A i mumini e personaggi (1471), L1 F13 i minimi personaggi, O i minimi e personaggi.
p. 200 I. L1 con molta diligenza e attenzione 2. L1 F9 cupida molto di g. A C imparate (1471) 4. Ve temer, L1 timore d'altrui o di sinistro 5. A seguire (1471) 8. A C om. mia (1471) 17. L1 giova a amare 21. Tutti i codd., salvo Ft, om. che, A C qualunque cosa si trova (1471) 23. A C om. I (1471) 2S. C om. bene 25-26. A C M O om. Né si può dire ... vero amore 27. F13 primo amore sono smisurate: L1 dolcezze e le delitie 30. L1 nostra voluntà. Stolte 33. A om. nostre (1471) 35. L1 om. e sdegno 36. L1 acerbità continue a principiati.
p. 201 5. L1 possiamo 8. L1 grazie, A C grazie di buono (1471) 9. L1 grazie 12. A L1 udiate (1471 odiate), C audiati, Ve F18 udite: A C Ve amate (1471) 18. Ve gioveravi 21. L1 In principio, F13 om. principio: Ve L1 elegiate 25. A C M ama 28. A poniate, C poneti (1471): A C quanto incomodo (1471) 35. A agugnervi e avantarsi, C agiungerli e avantarsi (1471).
p. 202 2. F9 F13 e in favole, L1 favola: Ve chi te ama 5. Ve piglia così costoro. E 7. A C destro g. A né arà ardire di fruttarsele (≠ 1471) 11. Ve il dì volgerà 12. A passo 15. L1 con parole e con fatti 17. A vada (1471) 23. A devenuto 24. F13 se questi giovanetti amando seguiamo lievi 25. Ve om. e dolore 26. A M O terra (1471, 14g91, 1534, ecc.), C creta; F9 om. s'impronta e facile 30. A C ramentarsi (1471), Ve F13 ramentasi 30-31. F1 uno intero, A una integra state (1471), L1 una intera state, C una state intera 34. L1 molto più e 35. F1 fanno.
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p. 203 8. L1 le sue antique, A sue antiche e passate (1471), C soi antichi e passate 9. A C dolcemente (≠ 1471) 11. Ve F13 tu ami 12. Ve F13 cinamomo 14. Ve te ami 16. A C tanto preziosissimo (1471) 31-32. A C M om. bello però che ... da noi troppo (1471) 36. A C M om. tutti (1471).
p. 204 3. C anche poca (1471 ancora) 6. A C om. segni della loro leggerezza (1471) 7. L1 om. questi: A C om. figliuole mie, fuggiteli però che questi (1471) 16. C habiendo, F13 habiando a dirlo sgridi 20. A C a bello e bello (1471) 25-27. V5 F9 L1 om. per omeot. E fu natura ... di molte virtù 26. A C F13 io vedessi; A C F13 Ve e honorata 28. F9 L1 troppo bello 30. A C quasi sopra (1471) gr. A Ve F9 V5 dignissimo, L1 dignissime; F9 V5 desto, L1 om. destro 33. L1 bisognia 35. A C M Ve tutti (≠ 1471).
p. 205 3. A lode qual si sia primero non sicundo, C lode quale se sia primiro non secundo (1471), M primera non secondo, O prima era non secondo, Ve L1 era primo 6. F9 L1 om. appellare 10. L1 om. dare 15. L1 om. dimori 16-17. F18 om. dura la fede ... che ancora 19. A M L1 amantissime: A F9V om. più (1471) 29. A C Detto ò qual siano (1471) gr. A C M O L1 V5 F9 Ve Se prima (1471, ecc.) g2. F1 F9 L1 V5 famosissime.
p. 206 1. O om. volta (1491, ecc.) 2. A C bandiggiatori (1471) 5. M sapere essere ornate, Ve F13 sapere ornarsi, A C ornato, O ornate 6. Ve e farvi, F13 e farsi 7. F1 F9 quali 11. A C M O dove solo; L1 da commutare il suo amore. F9 da mutare il suo nome amore. 13. A C M O sia (1471) 15. A e non potersi (1471): Ve ad altra 27. L1 F13 mal grata a tuoi, F9 mal grazia a tuoi 29. A C M vendicando che 32. F13 odii e richiami 34. A C M O Ve F13 questi tutti 36. A C om. amore (1471).
p. 207 3. A disturbare te, C disturbati (1471 disturba te) 6. M O F13 di gentilezza né meno di gentilezze, A L1 V9 di gentilezza ... gentilezza, C F9 om. né meno di gentilezze 10. A om. se mostrerete non l’avere accetto (≠ 1471) 19. A C v(e) accese voi (1471) 29. F9 om. dissi 31. M Ve d’essere 34. A om. tutta, Ve tante.
p. 208 1. A C martirio 2. A C M O Ve quanto (1471) 3. O F13 amantissimo 5. Ve F13 dentro, O entri dal core 10. A C accesa (1471): A in tutto (1471) 11. A C tuttavia (1471) 13. A C tutte e mie maghe (1471) 19. A C Ve om. figliuola mia, gli occhi 22. F1F1 F9 V5 om. amare 28. A C F13 chi non amassi (≠ 1471) 29. A C O om. più 31.
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p. 209 1. A C om. male (arti) (1471) 5. A C M tu ami e desideri; L1 F9 a scoprirsi 6. A C chi vive (1471): A in arme (1471) 8. Ve cade 11. M di me 13. F9 mai non restò 14. A C Ve F13 niuna: A C M essermi molesto 15. Ve om. donna 18. A fanciulle saviamente questi (≠ 1471) 19. A C ho racontati 21. Ve om. sempre fu mostrare di mal volere 25. F9 V5 prendeano 27. A C molti spassi (1471) 29. F9 V6 L1 om. serbare (in L1 agg. in marg. mantenere) 31. Ve F13 e anche industria 32. Ve tuti i nostri 33. A C M O malvagi (malvasi) 3S. A C Ve F13 reggersi e guidarsi 36. L1 sofferirla. finis.
p. 21O 2. A C M O Ve F13 tempi, F1 venti scritto sopra tempi, V5 tempi e in marg. al’ venti, F9 de venti al tempi non 11. A C di nostri: C Ve d’altrove, A M O V5 F9 d’altronde (F1 d’altronde col d espunto) 16. A C inepta fanciullezza 21. A C om. surge sospetto (1471), F13 om. sospetto 22. A noi ama 23. A C fugendo ... e schifando (1471) 24. F13 trovamo: F9 saziamo sazie 25. A C Ve superbia 28. F9 e co nimico 32. F9 e verà.
p. 211 7. Ve ve insegno, A C ve insegno vi segno (1471), M vi segno e in marg. al’ v’insegno, F18 ve insigno 8. A forse siate cadute 10-11 . A chi voi ama, amava, C M O chi v’ama, amava, F9 v’ama, ma ama, F13 v’ama ma molto amava, Ve v’ama ma molto amava il mio signore 15. A C M overo io stimava 18. C Ve mirasse (1471), A guatava 19. Ve si acceccasse, F13 l’accechasse 20. Ve F13 fermi e attenti. Quando 21. A C veniva 21-22 . Ve om. essere potea lieta ... più di me 22. A se ne andava.
p. 212 3. A opresa (1471) s. . F13 detti quattro motteggi 7. F9 grave 9. A om. mai più (1471) 10. A om. che tanto fussi stata 13. A come me non era, F13 com’ello non, C non era: M O Ve F13 adolorato e tristo (1471) 22. A C M me amava già, F13 me aveva già vinto e tenuta e tenea vinta e sottomessa, F9 e già 29. F9 solennitudine (!) 30. A C Ve tenebroso luoco (1471) 36. F9 om. E se.
p. 213 I. A Se lui non 4. Ve così cruda e 5. A C om. e perturbassi 6. A C mi tremava la mano tutti i nervi (1471), F9 tutti i crini 25. Ve i miei gravi pensieri 26. A C non lo amare (1471) 28. F18 era ben io lieta che ardessi: A C M ostinato ingegno 30. M vinta e sospecta e suggetta, A vinta da sue buone ragioni e suggetta (≠ 1471) 33. A C potere ... sdegno.
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p. 214 8. Ve a me dolorava, F9 F13 a me adolorava 12. M mie cagioni, A C per mie cagioni, Ve per mia cagione, F13 om. mia cagione 15. M O F13 volgimenti ripentimenti (1471), A C rivolgimenti ripentimenti 18. F9 l’animo mio 19. Ve F13 pentimenti 20. C chi amava, A chi amavo ... accusavomi 22. A C M pianto (1471) 23. A C per mie cagione (1471), Ve dolci tempi, dolevami vincer le mie obstinate dureçe e vivere in continui pianti, dolevami avere perduti i dolci tempi e a me tanto gratiosi e iocundi, dolevami avere per mia cagione perduto ogni speranza 23. A da più 24. A C recuperarsi 26. Ve O misera mia vita, o ultima mia mente, o infelicissima me, o ingegno, F13 O misera me, o vita 27. A ne fussi 28. F1 F9 V5 om. rimedio 29. Ve consumava 31. F13 sterminate e mute: A C Ve P13 chi me vedea (1471).
p. 215 2. A avete udito 13. C tanto più 14. F9 la mente, A C la mente sospettosa (1471) 15. Ve indura 17. A sdegno e sospetto 18. A C voleva 20. F13 era 21. Ve ingiuriato di tempi: A trasferiva 23. Ve F13 che a noi sia: A potere avere: A C M E segue questo, Ve F13 E questo solo segue per nostro prendere 25. Ve per lo sdegno; A C Ve per il (lo) vendicarsi 33. F13 elle disvoleno avere 34. M passo e atto, V6 F9 om. che, A C passo e atto facile chi, Ve passo e atto fati da chi 35-36. C ami altro ad voi pò nuocere non vi pò se non, A ami altro a voi Può quocere non vi può se non, M altrove può no a voi nuocere può se non 36. Ve risapere.
p. 216 1. A C M E da chi 2. A altrove: A ramentovi, C O Ve F9 F13 ramentovi 3. F9 qual si sia spasso sanza 4. A non ne giova: Ve om. forse: Ve om. siano: F9 seco entri più 8-9. Ve om. a godersi ... essere prima 11. A ne vi curate di sapere: F9 om. vi 15. F9 e in servizio 35. Ve om. in ogni parte.
p. 217 1. A a luce 2. A C M Ve F13 nascoso 2. F1 V6 F9 om. scuse (lasciando lo spazio), M con ragione scusa purga, A C O con ragione scusa e purga (1471, ecc.) . Seguo Ve F13 1. A venite 13. A C V5 F9 pareva (1471) 17. A C ingrate e villane (1471) 21-22. A C M om. per omeot. Sazio s’abandoni ... amore o che (1471) 21-23. Ve onorarvi, questo m’era dolore non potere seguire li consueti piaceri e il contento di amore. Io stimo che in noi femine sia natura troppo stranissima e da 27. A C om. quasi: Ve ora di suo 28. Ve om. di lui.
p. 218 2- Ve om. a cruccio 8. A C acerbita (1471), Ve superbia 12. A C M V5 F13 a dolci ... a graziosissimi 15. Ve piene di tristeza: A infamia: C om. piangerete e viverete in infima miseria e 23. Ve tu ami.
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p. 219 3. A servirete ... accetterete 9. Ve om. ogni oltraggio, ogni ingiuria: A C M sospetto (1471) 12. A C om. amare (1471) 19. Ve om. gravi 22. A C sguardi 23. Ve malitia 25. F9 e fatevi 26. A C M i (li) sospetti 27. Ve felicissime, liete e contentissime.


Note

  1. Cfr. R. Ridolfi, Lo «Stampatore del Mesue» e l’introduzione della stampa in Firenze, nel vol. La Stampa in Firenze nel sec. XV, Firenze, 1958, pp. 29-48 .
  2. Brit. Museum IA 23429; Gesamtkatalog der Wiegendrucke, I, 578.
  3. Risolvo la differenza tra le date sul frontespizio e nel colophon a favore del 1524, ragionando che gli stessi stampatori difficilmente avrebbero dato fuori due edizioni nello stesso anno (1534) attribuendone una all’Alberti e l’altra al Boccaccio. Vedi sotto al n. 8. Esemplari di questa ed. nella Bodleiana (Vet. F .l.f. 190) e nella Marciana (Mise. 1716.5).
  4. Brit. Museum 1079 c. 3.
  5. Biblioteca Naz. Firenze: 22 B.8.36.
  6. Biblioteca Vaticana: Capp. V. 109. int. 2.
  7. Non ne ho visto nessun esemplare. Cit. da Michel, op. cit., p. 16, forse sull’autorità di Graesse, I, p. 53.
  8. Biblioteca Bodleiana: Mortara 109; Brit. M .us.: 527.e.37
  9. Bibliothèque Nationale, Parigi: Y 2. 10620.
  10. Brit. Mus.: 245. f . 28 (altri esemplari nella Vaticana e nella Nazionale di Firenze); nessuna indicazione dello stampatore; la congettura [Sessa] appare in Michel, op. cit., p. 17, ma quel ’nuovamente stampata’ riecheggia l’ed. Bindoni-Pasini del ’34 (sopra n. 8).
  11. Bibl. Vaticana: Cicognara II 754. int. 2 .
  12. Brit. Mus.: 8416. a. 57 .
  13. Qui, se non sbaglio, appare a stampa per la prima volta la dedica a Nerozzo Alberti.
  14. Vedi «Rinascimento», III, 1952, pp. 237-38 .
  15. In «Rinascimento», III, 1952, pp. 231 sgg.