Opere minori (Ariosto)/Rime varie/Sonetto XXVI
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Ludovico Ariosto - Opere minori (1857)
Sonetto XXVI
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Sonetto XXVI.
Qualvolta io penso a quelle fila d’oro
(Ch’al dì mille vi penso e mille volte),
Più per error, dall’altro bel tesoro,
4Che per bisogno e buon giudicio, tolte;
Di sdegno e d’ira avvampo e mi scoloro,
E ’l viso ad or ad or e il sen di molte
Lagrime bagno, e di desir mi môro
8Di vendicar1 dell’empie mani e stolte.
Ch’elle non sieno, Amor, da te punite,
Ti torna a biasmo. Bacco al re de’ Traci2
11Fe costar cara ogni sua tronca vite:
E tu, maggior di lui, da queste audaci
Le tue cose più belle e più gradite
14Levar ti vedi, e tel comporti e taci?