O uom, che vivi assai in questo mondo
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Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
XXXVII
Chi indugia a rivolgersi a Dio, rischia l’inferno.
O uom, che vivi assai ir. questo mondo»
settanta, ottanta, novantanni o cento,
ed hai ciò, che ti piace, a compimento,
4ogni cosa ti va prospera e a tondo,
e vivi allegro e sano, e se’ giocondo,
e sanza numero hai oro ed argento
e be’ palazzi e donne al tuo talento,
8cavagli e roba e famigli in abbondo:
e tutto il tempo tuo non hai servito
a Dio. ma pur seguito il tuo diletto,
11né mai ti se’confesso né contrito;
si che dal gran nimico maledetto
subitamente tu sarai rapito:
14e meneratti al doloroso letto.