Novelle (Sercambi)/Novella LVII

Novella LVII

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LVII


Ditta la piacevole novella e intesa la bella sentenzia, lodando David e Salamone di quello aveano fatto, subito li sonatori cominciarono a sonare. Le damigelle e’ damigelli prese le danze, danzando con quelle onestissime vòlte e tanto acostanti a’ suoni che ogni persona ne prendea piacere di sì onesto ballare, dando l’una brigata a l’altra l’agio di riposarsi, e simile li stormenti faccendo danze nuove. E quando ebbeno alquanto danzato, per rinfrescamento li servidori aportonno di belle cerage e perfettissimi moscatelli. E mesciuto e rinfrescatisi, lo preposto comandò che la brigata io si mettesse a sedere, e a l’altore comandò una bella novella per passar tempo con piacere. L’altore, presto a ubidire, rivoltòsi alla brigata dicendo:


DE NATURA FEMTNILI

Di monna Bambacaia, che diè sentenzia della donna presa:
Ranieri da San Casciano non la volea che dicea
non esser pulcella.


Nella città di Pisa fu uno nomato Ranieri da San Casciano, giovano e ricco, il quale talora la volontà li montava più che ’l senno. Non avendo moglie e da’ parenti stimolato di prenderne, dicea: «Chi mi volete dare?» Loro rispondeano: «Quella che vuoi, che abile sia a noi poterla avere, e serà pulcella». Dice Ranieri: «Poi che siete contenti, io ne prenderò; ma ben vi dico che se io li troverò che non sia pulcella, io non la ripiglierò come alla sua casa ne l’arò mandata». Li parenti, che odeno Ranieri, dicono: [p. 254 modifica]«Elli farà come fanno li altri. Troviamo modo che una n’abbia».

E datosi a sentire, trovonno una bella fanciulla nomata Brida, figliuola di Jacopo delli Orlandi (rimasa al governo della madre però che Jacopo suo padre era morto), giovana bellissima e ben nodrita. E messala innanti a Ranieri, fu contento.

E dato l’ordine delle nozze e menatala e fatta la festa onorevilmente secondo Pisa, la sera, essendo inne’ letto, Ranieri come giovano sagliendole in sul corpo faccendo le funzioni sponsalizie, Brida, ch’è sotto a Ranieri, senza pungolo il culo alzando, intanto che Ranieri giù della soma cadde. E caduto, disse fra sé: «Costei non è pulcella, poi che ’l culo ha alzato sì bene che non l’arei mai creduto». E senza dir altro, la notte si riposò. E l’altra sera similmente faccendo, Ranieri disse: «Per certo quando Brida ricortirà, a me non possa nuocer’e che a me mai s’acosti». E per questo modo, ogni sera ch’è Brida seco con Ranieri faccendo quel fatto. Brida menava il sedere.

Venuto il giorno del ritorno, e poi il giorno che sogliono le spose rivenire al marito, Ranieri mandò a dire a Brida et a la madre che <se> Brida vi verà che lui l’ucciderà, e che mai non vuole che a casa li torni. La madre e’ parenti di Brida, non sapendo la cagione, misseno mezzi a sapere il perché non rivolea la moglie, avendo prima voluto sapere da Brida quello che volea dire. Brida, che di tal cosa niente sapea, dicea: «Non so», stando dolorosa. Le mezzane che a Ranieri andonno volendo sapere da lui il perché non rivolea la moglie, Ranieri disse: «Perché a me fu promessa vergine et io trovo che ella è più maestra di quel fatto che una meretrice, e più mena il culo che loro. E pertanto mai non la ripiglierò». Le donne, ch’erano parenti di lui e di Brida, malinconose tornaro alla madre della sposa narrandole tutto.

La madre, che sapea la figliuola esser perfetta, dicea: «Lassa, trista me! Costui mai non la vorrà poi che nel capo l’è caputo». Le donne dissero: «Andiamo a madonna Bambacaia, che a questo fatto ci darà consiglio». Et anco la madre disse: «Andiamo». E mosse, andarono a madonna Bambacaia e tutto narronno.

Madonna Bambacaia, che hae inteso il fatto, domandato del nome del marito disse alle donne che s’andaser con Dio. E subito [p. 255 modifica]procacciò d’aver uno anatrino piccolo e quello fe’ puonere sotto una canestra in sala. E poi mandò per Ranieri da San Casciano; e venuto, lo fe’ puonere a sedere apresso di sé, e con una mazzuola percotea l’acqua e fe’ alzare la canestra dov’era l’anatra. Come l’anatra sentìo muover l’acqua, subito piediconi si gitta in quel bacino. Rivoltasi madonna Bambacaia a Ranieri, disse: «Che vuol dire che questa anatra così piccola, senza che altri la conducesse ha trovato quest’acqua e dentro vi s’è gittata?» Ranieri rispuose e disse: «La natura dell’anatra è, come sente l’acqua, non avendone mai veduta, subito vi si gitta dentro». Allora madonna Bambacaia, rivoltasi a Ranieri disse: «Così come per natura l’anatra, ch’è uno ugello senza intelletto, si gitta innell’acqua non avendone mai veduta, così la femina, non avendo mai asagiato omo, come l’asaggia et abbia l’altrui innelle suoi carni, per natura mena il culo».

Ranieri, udito la ragione, disse ridendo: «O madonna Bambacaia, perché avete ditto questo?» Madonna Bambacaia disse: «Perché sento che non vuoi ripigliar la donna tua perché, quando ebbe a fare teco, il culo menò. E però ti dico: và sicuramente e prendila che tu l’avesti vergine e buona: non volere tu esser cagione che cattiva divegna».

Ranieri vergognoso riprese Brida e dapoi si denno piacere senza quel sospetto.

Ex.º lvii.