Moro a tue fughe e son tuoi canti incanti
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Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale
IV
LA CANTATRICE
Moro a tue fughe e son tuoi canti incanti,
con cui maga canora anime ammaghi,
e in legar con piú corde i cori amanti
co’ semicromi i semimorti impiaghi;
passi i cor co’ passaggi, e in tuon se canti,
con dolce tuon di fulminar t’appaghi,
e a le sincope tue petti costanti
de le sincope lor gemon presaghi.
Non poso in pause, e i miei sospiri etnei
son tuoi respiri, e son per tua virtute
le tue cadenze i precipizi miei;
e in acuto in vibrar saette acute,
dirò che dian ne’ miei dolor piú rei
mille colpi al mio cor le tue battute.