Naufraghi il vostro gaudio entro i miei pianti

Giuseppe Artale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. Il rivale Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Occhi, bocca, piè, mano e chiome aurate Moro a tue fughe e son tuoi canti incanti
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale
[p. 450 modifica]

III

IL RIVALE

     Naufraghi il vostro gaudio entro i miei pianti
e sian le voci mie tempeste irate,
o del mio cor crudi omicidi, amanti,
ch’ai suon de’ miei sospir, ahi, riposate!
     Poiché, quai fûr le mie speranze erranti,
sian le vostre dolcezze or fulminate;
scagli il ciel contra voi folgori tanti,
quanti per mio dolor baci scoccate.
     Sia la notte che strinse i vostri nodi
eterna notte, e lungamente amara
le vostre luci in ferreo sonno annodi.
     E dritto è ben che d’ogni lume avara
ella, ch’agevolò le vostri frodi,
converta il letto, or profanato, in bara.