Naufraghi il vostro gaudio entro i miei pianti
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Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale
III
IL RIVALE
Naufraghi il vostro gaudio entro i miei pianti
e sian le voci mie tempeste irate,
o del mio cor crudi omicidi, amanti,
ch’ai suon de’ miei sospir, ahi, riposate!
Poiché, quai fûr le mie speranze erranti,
sian le vostre dolcezze or fulminate;
scagli il ciel contra voi folgori tanti,
quanti per mio dolor baci scoccate.
Sia la notte che strinse i vostri nodi
eterna notte, e lungamente amara
le vostre luci in ferreo sonno annodi.
E dritto è ben che d’ogni lume avara
ella, ch’agevolò le vostri frodi,
converta il letto, or profanato, in bara.