Monete del Piemonte inedite o rare - supplemento/Frinco

Frinco

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Dogliani Incisa

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FRINCO.


Dopo la pubblicazione di tante contraffazioni uscite dalla zecca dei Mazzetti poche nuove ne rimangono a far conoscere, tuttavia alcnne bo potuto ancora raccogliere, che credo sconosciute e che ora descriverò.

[p. 33 modifica]La prima è uua parpagliuola (T. IV, N° 38) variante da quella della quale diedi già l’impronto1 in questo, che lo scudo contenente lo stemma di quel casato è ornato di cartocci, e che le tre mazze sono disposte verticalmente. Uguale ne è il peso e la bontà.

La seconda è una contraffazione di una monetuccia modenese, detta moraglia (T. IV, N° 39), colla figura nel diritto di un santo vescovo in abito pontificale, seduto e nell’alto di benedire, con attorno S . G. . . MANVS, cioè Sanctus Gertnanus, e nel rovescio in uno scudo accartocciato, sormontato da elmo con lambrecchini, quattro mazze disposte in modo che formano una croce potenzata, e colla leggenda MONETA . MACETOR.

La terza (T. IV, N° 40) è un quattrino imitato da quelli di Bologna, detti chiavarini, avendo due chiavi disposte in croce di S. Andrea e sormontate da tiara con attorno P . BONA . MACET . da una parte, e dall’altra colla figura d’un santo vescovo, come sulle monete di quella cittì rappresentasi S. Petronio, ma invece ha S . PETRVS.

Quantunque molte siano le contrattazioni uscite da questa officina del sesino del doge di Venezia Marin Grimani che vennero pubblicate, tuttavia possedendone qualcheduna ancora inedita, intendo di darne l’impronto, aggiungendo un’importante corrispondenza diplomatica dell’ambasciatore Priuli, residente in Torino, col senato di Venezia per causa di tal allure (Documento III)

Di questi pezzi uno (T. IV, N° 41) da un lato ha il solito leone in molecca, tenente, in luogo del libro dei vangeli, uno scudetto con tre mazze verticali con attorno SANO . MARI . PROT . FRINGI, cioè Sancta Maria protectrix Fringi, e dall’altro la croce pisana con SANCTVS . MARIVS.

Un altro (T. IV, N° 42) varia da questo solamente nella leggenda dalla parte della croce, veggendovisi, come sui veneti, intero il nome del doge MARINVS . GRIMANI . DVX.

In altra varietà (T. V, N° 43) il leone sempre in molecca a vece del libro tiene una mazza, ed ha SANTVS . MARCVS . VENET. Il lato nel quale evvi la croce è uguale al precedente.

[p. 34 modifica]In un’altra (T. V, N° 44) Il leone è uguale a quello dei sesini legittimi, ma la leggenda attorno è SANTVS MARCEL VS, e dalla parte della croce ha SANTA . MARIA . FRI.

Nell’ultimo (T. V, N° 45), uguale nel tipo al veneto, varia nella leggenda da esso in ciò, che da ambi i lati evvi S . MARCELLVS . P . M . per Protector meus.

Il signor Lambros di Atene, che aveva acquistato l’intero ripostiglio di questi sesini, favorendomi la descrizione d’una gran quantità di tali contraffazioni, ve ne aggiunse due che non saprei dire a quale zecca possano appartenere, e che ora io pure do, sperando di far cosa utile alla scienza, e così eccitare i raccoglitori a studiarli, onde scoprire chi fossero questi che osarono improntare il loro nome sopra monete false.

Uno di essi ha scritto FRANCESCO TIBERTI dal lato del leone e della croce.

L’altro dalla parte del leone ha DOMENICO TIBERTI, e da quello della croce FRANCESCO TIBERTI.

Note

  1. Monete dei Radicati e Mazzetti. Torino, 1860. Tav. II, N° 3.