Monarchia/Libro III/Capitolo V

Libro III - Capitolo V

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Dante Alighieri - Monarchia (1312)
Traduzione dal latino di Marsilio Ficino (1468)
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Confuta che la figura de’ figliuoli di G[i]acob, c[i]oè Levi et Giuda, non è figura del pastore et del monarcha.

Costoro assummono etiandio argumento dalla lettera di Moysè, dicendo che del pettignione di G[i]acob uscì la figura di questi due reggimenti, c[i]oè Levi et Giuda: de’ quali l’uno fu padre del sacerdotio, c[i]oè Levi, l’altro del reggimento tenporale, c[i]oè Giuda. Dipoi così argumentano: quella conparatione che ·ffu tra Levi et Giuda è tra ·lla chiesa et lo inperio; Levi precedette Giuda in natività, come dichiara la lettera: adunque la chiesa precede nella autorità l’inperio. Questo facilmente si solve, perché quello che dicono, che Levi et Giuda, figliuoli di Iacob, figurano questi reggimenti, si potrebbe, senplicemente distrugendo, disolvere: ma concedasi pure loro questo. E quando argumentano ’come Levi precedette in natività, così la chiesa nella autorità’, dico similemente che altro è el predicato della concrusione, et altro la extremità della magiore: inperò che altro è ’l’autorità’ et altro ’la natività’, per subgiepto et per ragione; et però si peccha nella forma. Et è uno processo simile a questo: A precede B in C; D et E hanno tra ·lloro conperatione come A et B: adunque D precede E in F; ma invero F et C sono diversi. Ma se pure costoro facessono resistenza dicendo che F seghuita al C, et questo è l’autorità alla natività, et per lo antecedente bene si riferisce el conseguente, come lo animale per lo huomo, dico che questo è falso: perché sono molti maggiori per natività che non solamente non precedono inn–autorità, ma sono da più giovini preceduti, come spesso è manifesto ne’ loro ordini, dove li più giovani inn–autorità eclesiasticha precedono li più vecchi. E ·ccosì questa resistenza erra, ponendo per chagione quello che non è chagione.