Mercedi
Questo testo è incompleto. |
◄ | Misure del tempo | Origini | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
CVIII
MERCEDI
Ara il colono e la sua spiga aspetta:
piange l’amante e trovar grazia spera:
in ginocchi a l’altar la femminetta
mercede attende da la sua preghiera.
Nel eli mortai che va si presto a sera,
che folgore non va con maggior fretta,
nulla i’ chiedo né attendo. In questa spera
è si vii ciò che attrista o che diletta!
Il cor m’è fatto un solitario sasso
con qualche segno di vulcanio foco,
che fuor si mostra ad affermar ch’io vivo.
Ma va tardo il pensier col tardo passo ;
e quel, che di me resta, è cosi poco,
eh’ i’ n’ ho tormento quando parlo o scrivo.