Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino/Libro I/De' Popoli Frentani, e la loro origine
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NON già
Farentini, né Ferentini, ma Frentani si appellano i Popoli, de’ quali Noi parliamo : e dove avviene
leggersi Farentini, ciò dee credersi scritto per abbaglio, confondendo quefti
nostri Popoli co i Faren tini, altrimenti detti Fiorentini dalla Città, la quale in latino
si appella Farentinum, Ferentinum, & Florentinum, in Toscano Farentino, Ferentino, e Fiorentino, volgarmente detta Firenzola, e Ferenzuola, che
sta situata in Puglia Daunia, discosta da Lucera verso Occidente sei miglia ; e ne parla il
Biondo lib.7. Histor., oppure si prende questo equivoco da Ferentino Castello
posto in Toscana vicino Fiesole, non molto lontano dal fiume Arno, i Popoli del quale
si dicono Ferentini appresso Plinio lib.3. cap.5., e Pomponio Mela
lib.2., ovvero finalmente si prende quest’abbaglio, confondendo questi nostri Frentani co’ Ferentinati, Popoli, che
sono nel Lazio degli Ernici ; e ne parla Plinio di sopra riferito: la Città de’
quali che fu Colonia de’ Romani si vede sopra un Colle alto, come nota Leandro Alberti nella
Descrizione dell’Italia, e propriamente ove parla degli Ernici, Edizione di Vinegia anno 1553.
pag.131. terg.. Al presente questa è Città Vescovile, e in Latino si dice Ferentinum
appresso Strabone, Dionisio, Livio, Antonino, e Tolomeo, come dice lo
stesso Alberti ; di quello sentimento è anche Cluverio Italia
Antiqua tom.2. lib-4. cap.9., dell’Edizione di Leida dell’ anno 1624., ove dice, che i
nostri Frentani si devono scrivere con tre, e non con quattro sillabe, e che sia
errore, scrivcndosi diversamente : queste sono le parole, che egli nota alla pag.
1206. : Gentis nomen in plerisque Auctorum exemplaribus exscriptores corruperunt in Ferentani;
respicientes haud dubie celebris in Latio Oppidi vocabulum Ferentinum. Frentani tribus
syllabis, verum esse nomen, testantur metra, Silii lib. VIII.
Marrucina simul Frentanis aemula pubes
& lib. xv.
Qua duri bello gens Marrucina, sidemque
Leandro Alberti nel luogo di sopra citato, parlando de’
nostri Frentani, che situa negli Abruzzi, XII. Regione alla pag.230. Suppone anch’egli il libro
corrotto, ove si legge appresso Appiano Alessandrino lib.I.
Ferentani, e non Frentani : e leggendoci nella XV. Orazione di Cicerone pro Cluventio al
cap.197. dell’Edizione di Vinegia anno 1731. *Adsunt Ferentani homines nobilissìmi :
Grev. in margine corregge la parola Ferentani, e vuole debba dirsi Frentani.
2. I nostri Popoli adunque sono diversi, e si nominano Frentani, e non
Ferentini, né Ferentani, scrivendofi con tre , e non con quattro sillabe, situati
all’Occidente de’ Dauni, da’ quali si dividono per mezzo del fiume Frento, oggi
detto Fortore, come ampiamente nel seguentc al cap.2.
3. Se poi il fiume Frento, già nominato, abbia dato
il nome a’ Frentani, o che i Popoli Frentani l’abbiano dato al fiume, gli Storici non convengono.
Cluverio nel luogo di sopra mentovato propone l’articolo, e dice, che la risoluzione è incerta.
Caetero, utrum Frentani, quum digressi a Samnitibus in haec loca pervenerunt,
novum sibi nomen ab Amne imposuerint ; an vero de suo nomine Amnem appellaverint, incertum
est.
4. Pietro Marso presso Leandro Alberti di sopra
lodato pag.230, terg. vuole, che i Frentani abbiano preso il nome da Frentone Castello, come
egli dice, vicino a Teano di Puglia, oggi detto Civitate : E ciò
asserisce laddove paria sopra quel verso già trascritto da Silio lib.8. della seconda guerra de’ Cartaginesi :
Marrucina simul Frentanis aemuta, Pubes.
E questo sentimento viene ributtato comunemente ; imperciocché vicino a
Teano di Puglia, oggi detto Civitate, come sopra, mai vi fu un tal Cartello,
che avesse questo nome di Frentone, ma solo Frentone fiume; né altrove in que’ contorni fu fama d’esservi
stato vestigio di un tal Castello, e se vi fusse stato, tra quei Popoli, la fama ce n’avrebbe mandato qualche
cosa.
5. Il Biondo, e Razano, appresso il sopraccitato
Leandro Alberti, in parlare de’ Peligni alla p.232. terg., vogliono, che vi
fosse stata una Città chiamata Frentana, o Frentano, situata ove
trovasi posta Francavilla, non molto discosta da Ortona a Mare, e che questa fusse
stata la Capitale de’ Frentani, e che abbia dato il nome a’ medesimi. Questo sentimento parimente
si ributta dall’Alberti, facendo vedere, che ivi non sia mai stata una tal Città.
6. L’Anonimo di Milano nella sua Tavola Corografica medii
aevi sect.2. num. 128. presso il Chiarissimo Muratori tom. 10. delle
cose d’Italia col. 275. sostiene di aver preso i Popoli il nome dal fiume Frento , e
lo suppone come dì cosa certa : Certum est - così egli - veteres Frentanos
usque ad Frentonem, a quo funt cognominati, fuisse protensos . Lo stesso dice
appresso. Così vuole le Martiniere nel suo Dizionar. Geograf. e
Crit. tom.5. verb. Larinum : cioè, che il fiume Frontone, oggi detto Fortore, abbia dato il nome a i Frentani: Anche il
P. Arduino appresso il lodato Martiniere tom.4. verb. Frentani :
aflerisce, che i Frentani prendessero questo nome dal fiume Frento.
7. Potressimo addurre altri Scrittori, che sono di questo sentimento,
e confermarlo con conghietture: ma tralasciamo farne altra parola, non avendo maggior impegno, ed abbracci ognuno quel
sentimento, che più gli piaccia; per altro, voler rintracciare l’origine de ’nomi
da’ luoghi, i quali mai furono, fembra cosa strana in concorrenza del fiume Frento, che in
sentirsi folo un tal nome, senza far forza al proprio sentimento, pare, che ognuno rimanga
persuaso, che egli, e non altro abbia dato il nome a questa Regione . E ci piaccia qui avvertire , che
sì l’uno, che l’altro articolo, de’ quali si parla, è tanto vulgare , che lo stesso
Calepino verb. Frentani. così ne scrive. Frentani, Populi sunt Italia non
procul a Daunìs, & Picentinis, diversi ab iis, quos alibi Ferentinos, & ab iis, quos
Ferentinates dicimus appellari. Horum Regìonem Plin. lib.3. cap.11. Frentanam vocat, a Frentone vicino ftuvio
deducto nomine.
8. Quanto all’origine de’ Frentani, nemmeno convengono gli
Storici : stimano alcuni, che i Frentani provenissero da i Sanniti : altri, che provengano da i Liburni : altri da i Sabini, ed altri dagli
Etrusci.
9. Quei, che vogliono, che i Frentani provengano da i Sanniti,
si prevalgono dell’autorità di Strabone lib.5. Supra Picenum,
così egli, sunt Vestini, Marsi, & Peligni, & Marrucini, atque Frentani Samnitica Gens.
10. Cluverio nel luogo di sopra riferito tom.1. lib.
1. cap.6. pag.41. vuole, che i fuddetti Popoli, e tra essi i Frentani, de’ i quali parla
Strabone, provenissero da i Sabini : Ab Sabini porro orti fuere "Picentes, Frentani,
Marrucini, Peligni, Vestini, Marsi, Equi, Hernici, & omnium tota Italia, quondam
nobilssimi Samnites : ab his Hirpini, atque Lucani: Tantoché a sentimento di
Cluverio solamente gl’Irpini, e i Lucani provengono da’ Sanniti, conchiudendo :
ab bis, parla de’ Sanniti, Hirpini, atque Lucani, e che del resto, tanto i Sanniti, quanto i
suddetti altri Popoli, e Frentani provenissero da i Sabini.
11. Quanto all’ autorità di Strabone, Lucio Camarra
de Theate antiq. lib.2. cap.6. volendo dire, che i suoi Marrucini non provenissero da i Sanniti, ma da i Sabini, vuole,
che sia cosa diversa dire Samnitica Gens, come Strabone appella i Popoli preaccennati, che dire
Samnites Populi, ut mox Hirpinos, e che chiamando i nostri Popoli
Gens Samnitica, ciò debba riferirsi vel ad genus, cioè rispetto alla
loro prima origine Sabinese, comune anche a i Sanniti, vel ad armaturam,
quanto alla specie dell’armi, che usavano tanto gli uni, che gli altri. Popoli ;
quippe Scriptor ille - parla di Strabone - non Samnites noslrates
appellavit, ut mox Hirpinos, fed Gentem Samniticam, vel ad genus hujusmodi vocabulo
respiciens ; vel ad armaturam. Ad genus quidem, quia ut alibi diximus, nostrates
Populos a Sabinis ortos censuere nonnulli, a quibus etiam Samnites, unde & ii pariter Sabelli
dicti. Ad armaturam vero, propter basta genus, unde & Samnitibus nomen factum
Festus ait: quae, ut nostratium, sic etiam ad Silii mentem Sabinorum erat, e quibus Samnites ,
nostratesque prognati.
12. E non solo Camarra esclude qualsisia comunanza di nome co i Sanniti, e che mai
questi, come Popoli particolari, abbiano avuto dominio sopra i Popoli, de’ quali parla
Strabone, ma dice di vantaggio, che nemmeno siano sfati confederati tra di loro,
etiam uno Italico dempto. Così in detto luogo p.150. terg. Nihil
enim nostratibus Populis commune cum Samnitibus fuit, sive uniuscujusque Regionis fines,
sìve foedera, etiam uno Italico dempto.
13. Che che sia di questo sentimento, e come debba intendersi
Camarra, sembra, che sia cosa certa, che i Sabini furono assai potenti, in forma tale, che abbracciavano, e
si stendevano anche sopra i Sanniti, i Vestini, i Marsi, i Peligni, i Marrucini, i Frentani, ed altri Popoli, e tutti venivano
sotto quest’appellazione promiscua de’ Sabelli, Sabini, e Sanniti. Cluverio tom.2. lib.3.cap.9. p.
1061. Reliquum autem Sabinorum Corpus in duas potissimum partes divisum fuit,
quarum altera versus Solis occasum aestivum, & Alpeis Sabinorum nomen retinuit ; altera verfus Solis ortum hibernum, & Fretum
Siculum dicti fuere ab ìnitio Σαβινιτας
Sabinites, mox Σαμνιτας, sive
Σαμνιτας, Sabinites, seu Samnites, ac tandem
Σαμνιτας. Samnites : utraque vero pars,
Sabini juxta, & Samnites, uno nomine etiam dicti fuere Sabelli.
14. Quei, che vogliono l’origine de’nostri Popoli da i Liburni, e Dalmati , e poi da i
Toscani, o siano Etrusci, appoggiano questo loro sentimento a’ frammenti, che si
attribuiscono a Catone, delle Origini lib.2. Frentani - così ivi
- primum a Liburnis, & Dalmatis, inde his pulsis, a Tuscis orti : ed avendo
sussistenza i frammenti di Porzio Catone, la controversia resta decisa, come di un Autore, il quale fu
assai versato nella Storia Romana, e potea saperlo meglio di ogni altro in quei tempi, che
visse, quando diede principio alla sua Opera a tempo della seconda guerra Punica, e vivea anche in quello della terza, ed in
essa con esattezza raccolse tutte le origini delle Città d’Italia.
15. Per altro vengono ammessi da molti Autori; tra’ quali Gio: Arduino nelle
sue Note ad C. Tlinium Natural. Histor. lib.3.cap.12. dell’Edizione di Parigi pag. 157.
Alberti in parlare degli Abruzzi XI. Regione dell’Italia, così dice p.230.
Catone scrive, che avessero questi Popoli, Frentani, Ughellio Ital.
Sagr., ove de’ Vescovi Larinati. Larinum quondam fuit nobilis, & opulenta Frentanorum Sedes vetuslissima, qui ut scribit Cato de Origin. a Liburnis, Dalmatis , & Tuscis progeniti, a Lauronibus, quod Principum eorum nomen erat, Larinates ,& Oppidum eorum Municipium, & Regionis Caput Larinum, seu Alarinum nuncupatum. Per non dare da dire a i Critici, tralasciamo far parola di Fanuccio Campana mf. lib.2. de Illustrib. Ital. Famil. cap.4. presso Demster. de Etrur. Regal. tom.1. lib. 1. cap.26. p.101. come pure dello stesso Demster. asserendo in detto luogo.
Etruria mater multarum aliarum Gentium, Volscorum, Campanorum, Oscorum, Opicum, Frontonorum, per Frentanorum, Picenorum, Rhetorum, Euganeorum, aliarumque, come di molti altri.
16. Quanto a’ Liburni, e Dalmati, Popoli dell’Illirico ; i quali prima erano divisi, e al presente tengono in consuso l’appellazione dì Dalmatini, si conghiet tura, che prima di Plinio quelli abitavano i nostri Popoli Frentani, e che a tempo di Plinio non si stendevano, che fin’ al Tronto. Il lodato Lucio Camarra lib.1. cap.1.
p.13. Quod Liburnorum - così egli - quaedam pars ex eodem Illyrico
profecta, tenuit olim lictoralem Piceni oram, & Frentanorum quoque, nifi me
Scriptores, admodum fallant : Plinius enim lib.3. cap.14. cum in Piceno memoraverit Truentum, quod Liburnorum
solum manebat aevo sua positum, ut
vestigia adhuc monent in Cislruentino tractu, idest in Aprutio nostro, ego
Hadriam, atque Ortonem non inepte admiserim.
17. Rispetto agli Etrusci, oltre quello, che si è notato di sopra, con cui si è veduto, che dopo i Liburni, e i Dalmati, gli
Etrusci furono Abitatori de’ Frentani, confermando tutto ciò i monumenti, che
si vedono degli Etrusci tra’ Frentani. Così l’attesta il ben noto Sebastiano Rinaldi di Lanciano, che fiorì a tempo di
Sisto V., e che da Clemente VIII, fu creato Arcivescovo di Calcedonia, il quale nell’ Orazione de Antiquit. & Praestant. Patr. dice Avorum nostrorum memoria Etrusca etiam vasa, diversa figura, magnitudine varia, pauca tamen integra, varioque artificio inter veterum aedificiorum ruinas Anxani, Istonnii,
& Larini reperta esse, quorum nonnulla opere, vel figuris spectanda Neapolim ad Eruditos Viros transmissa sunt, alia in Museum, atque Cimelium Marchiorum Istonensium illata.
18. Noi però siamo lontani a
conghietturare, che in diversi tempi, e con diverse occasioni quelli luoghi de’ Frentani
siano stati abitati da i Sabini, da i Liburni, e dagli
Etrusci; e che possan dirsi anche loro progenitori i Sanniti, in quanto i Sanniti furono abitati da i Sabini, e
che i Sabini, e i Sanniti venissero sotto la stessa appellazione, e confusione
de’ nomi; e tralasciamo confermare questo nostro sentimento con autorità, e conghietture, per non entrare in
questo gran pelago,
sopra del quale presentemente si ritrovano travagliando altri eruditi Frentani.
19. Siccome stimamo inutile al nostro intento andar indagando l’origine de i Sabini, de i Liburni, e degli
Etrusci : Dico solo, che tutti quelli Popoli furono antichissimi. Quanto all’origine de i Liburni, tra gli altri ne parla
Giovanni Reiskio nelle Note, che fa con Giovanni Brunone, e Giovanni Federico Hekelio
nell’Introduzione in universam Geographiam Pbilippi Cluverii lib.4. cap.4. dell’Edizione di Amsterdam
1667. alla pag.323.1.2, e cap. 5.1. alla pag. 326. Dell’Origine degli
Etrusci molte cose si suppongono da Tommaso Demstero de Etrur. Regal. tom.1. cap.1. e fegg. Più maturo giudizio ne da l’Anonimo di Milano di
sopra citato appresso il Muratori sect.22. col.180. E che che ne dica anche
Cluverio Ital. Antic. lib.1.cap.6. convengo finalmente col suo sentimento, volendo alla p.22., che tanto gli
Etrusci, quanto i Sabini fussero Popoli antichissimi d’Italia, e di essi non possa
mostrarsi con certezza l’origine : Ex hactenus dictis, patet , vetustissimos
Italiae Populos, fuisse praetdictos
Etruscos, Umbros, Sabinos , siculos, Opicos, Ausonas , quorum oninium tamen certa origo
monstrari nulla potest.