Memoria acerba
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
LXII
MEMORIA ACERBA
Quanti han flutti a passar sotto quel ponte,
di quanti ha spini a biancheggiar la valle,
quanto trifoglio ha da fiorir sul monte,
quante sui prati han da volar farfalle,
quante a inerger napee le ambrosie spalle
han ne’ lavacri di quel glauco fonte,
e quanti spettri per diverso calle
hanno i guadi a varcar dell’Acheronte,
pria che si spegna in me delle perdute
e amate cose la memoria acerba,
che veleggia con me su questo mare!
La santa compagnia per mia salute
mai non mi lascia: il resto è color d’erba,
che sorride un istante e piú non pare.