Misurare è necessario
Il trascurabile errore

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Ma intanto il problema veniva ripreso in sede scientifica, e alcuni studiosi rimproverarono alla primitiva Commissione - che aveva dovuto operare fra le continue guerre, e ciò costituisce una altissima giustificazione - alcuni lievi errori nel calcolo della lunghezza del quarto del meridiano. (Effettivamente un errore di 62 metri, 33 tese, era stato fatto nella misurazione del tratto Dunkerque-Barcellona, e un altro di 68 tese, circa 132 metri, nel tratto Barcellona-Formentera). L’astronomo germanico Federico Guglielmo Bessel trovò coi suoi calcoli, che il quarto del meridiano terrestre sarebbe di metri 10.000.855, per cui la misura del metro calcolata dalla Commissione sarebbe errata per 85 milionesimi in meno rispetto alla decimilionesima parte del quarto del meridiano terrestre; il fisico A. Clarke calcolò invece il quadrante, ossia la quarta parte del meridiano in metri 10.001.965, per cui l’errore in meno del metro ufficiale sarebbe stato di poco meno di due decimillesimi.

A seguito di queste ed altre proteste scientifiche. Parigi radunò nel 1873 una conferenza di scienziati di tutta Europa, per accertare l’eventuale necessità di riprendere gli studi della primitiva Commissione, correggendoli se del caso. In quella conferenza, l’Italia era rappresentata da due illustrazioni: dal famoso gesuita padre Angelo Secchi, autore di opere basilari sul connubio della fisica con l’astronomia, e inventore di apparecchi scientifici di grande utilità; e dal fisico prof. Gilberto Govi (che non confonderete col grande attore genovese che tante volte avete certo ammirato), ordinario di Fisica alle Università di Firenze, di Torino e di Napoli, combattente per l’Indipendenza d’ltalia, valoroso uomo politico, storico delle scienze, che lasciò oltre 300 lavori stampati, e inventò una dozzina di strumenti scientifici e pratici.

Come ben comprendete, il nome del nostro Paese, in tutta questa importante vicenda fu sempre all’altezza del suo storico passato di terra delle arti e delle scienze, e i suoi rappresentanti contribuirono validamente agli studi complessi e alle pratiche conclusioni.

La conferenza concluse i suoi lavori ritenendo praticamente trascurabile il veramente minimo errore che già vi ho illustrato, in quanto la variazione ad esso conseguente nel metro metallico, è di molto inferiore alle variazioni per allungamento o per accorciamento, cui è sottoposto il metro metallico stesso a causa delle variazioni giornaliere della temperatura. La lunghezza esatta corrisponderebbe alla temperatura normale di 12° C.

La più esatta definizione del metro ci è stata lasciata dall’astronomo e matematico veneziano Elia Millosevich, direttore dell’Osservatorio Astronomico del Collegio Romano, morto nel 1919: «Il metro e l’unità di misura internazionale, il cui prototipo si conserva nell’Archivio di Stato di Francia; esso differisce in meno dalla diecimilionesima parte di un quarto del meridiano terrestre, d’una quantità per gli usi civili evanescente».

E con ciò avete conosciuto tutto il romanzo - in certi momenti proprio romanzo è stato - del Sistema Metrico Decimale: e usando il metro o il doppio decimetro, l’ettogrammo o il litro potete pensare ch’essi sono il risultato di lunghi e pazienti e difficili studi, così come ogni cosa veramente utile all’uomo.